Salis attacca sullo sport: “E’ un diritto, gestire Palasport per tutti i genovesi”. La replica: “Ricordano come lo hanno lasciato?”
Genova. “L’articolo 33 della nostra Costituzione sancisce il diritto all’attività sportiva. Il Comune deve rendere fattibile questo diritto, e una città come Genova può diventare un laboratorio per questo diritto allo sport per tutte le fasce d’età”. Con queste parole Silvia Salis, candidata sindaca per la coalizione del centrosinistra, lancia le fondamenta programmatiche delle politiche dello sport che presenta ai genovesi. Lo fa prima di partecipare alla CorriGenova, la manifesazione podistica andata in scena questa mattina nelle vie del centro città.
Salis a pochi minuti dalla partenza con pantaloncini corti, maglia gialla e berretto del Coni dove emergono in bella vista i cinque cerchi olimpici. Con lei Armando Sanna e Alberto Pandolfo, rispettivamente consigliere regionale e deputato del Partito Democratico e storici podisti dei dem.
Per parlare di sport, però, bisogna parlare anche di impianti, soprattutto in una città, Genova, storicamente non tra le prime in classifica nella disciplina dell’accessibilità: “Gli impianti sportivi sono la casa dello sport – osserva Salis – perché è provato che investimenti nello sport triplicano il loro valore. E poi sono investimenti che hanno ricadute sul territorio per decenni, per cui è fondamentale pensare all’impianto sportivo dove si possa vivere lo sport ma anche il tempo libero per i giovani, per le persone della terza età. Deve diventare un’esperienza di vita trasversale di questa città. E poi la sindaca è la responsabile della salute dei suoi cittadini, e quindi la creazioni di spazi sportivi è strettamente correlato con la responsabilità della salute delle persone”. L’occasione è ottima per tirare una nuova frecciata alla controparte, al centrodestra, parlando del Palasport: “L’investimento che è stato fatto è stato davvero ingente – sottolinea – e dovrà essere uno spazio per lo sport di tutti. Quando lo gestiremo lo faremo per tutte le genovesi e i genovesi, sette giorni su sette“.
A breve giro la replica di Alessandra Bianchi, assessore allo sport uscente del Comune di Genova, cresciuta anche lei sui campi sportivi: “Abbiamo dimostrato con interventi concreti quanto la nostra amministrazione creda nello sport considerandolo un pilastro della nostra società. Negli ultimi anni abbiamo investito molto sia negli impianti sportivi, progettando, riqualificando e restituendo alla città impianti strategici ereditati dalle giunte di sinistra in condizioni fatiscenti e non a norma, sia negli eventi anche grazie al progetto di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport che ha portato un indotto di quasi 48 milioni di euro. Oltre ad aver investito oltre 500 mila euro per implementare le aree sportive di pubblica fruizione. Elementi che hanno contribuito a posizionare Genova sul podio delle province più sportive d’Italia”.
“Mi fa piacere sentire che Salis sia tornata sui suoi passi e abbia riconfermato come il palasport sia stato progettato e restituito alla città con la finalità di vivere 7 giorni su 7 diventando casa per tantissime realtà sportive del nostro territorio oltre che palcoscenico per i grandi eventi – commenta – Esattamente quello che diceva da donna di sport, da vice presidente vicario del coni, salvo poi cambiare idea quando ha assunto il ruolo di candidata del campo largo. I genovesi alle promesse ed ai meri slogan elettorali continueranno a preferire serietà e concretezza”.
Rincara la dose Pietro Piciocchi, vicesindaco uscente e candidato per il prossimo ciclo amministrativo: “Francamente mi sorprendono queste parole visto che si sono opposti in tutti i modi a che il Palasport diventasse un impianto pubblico. Una bella giravolta – sottolinea – Lo abbiamo ricomprato esattamente per renderlo disponibili a tutti, alle scuole e alle società, per farlo lavorare sette giorni su sette. Vuol dire che ci stanno copiando. E poi ricordano come lo hanno lasciato? – si chiede Piciocchi – Vorrei chiedere a Salis dove abbia vissuto in questi anni, senza aver visto tutti gli impianti che sono rinati durante la nostra amministrazione“.