Marche

«Ringraziamo noi la paziente. Particolare intervento al ginocchio»

ORTOPEDIA – Il direttore generale Grinta e il primario Lamponi ringraziano la paziente. Per l’intervento «è stato possibile utilizzare un sistema di navigazione studiato appositamente per questi casi. Tale sistema, attraverso dei sensori inerziali connessi  ad un tablet, individua la corretta cinematica del ginocchio e guida il chirurgo nella esatta esecuzione dei tagli ossei necessari al posizionamento dell’impianto protesico»

Federico Lamponi

«Quelle della paziente, sottoposta oltretutto a un delicato e molto particolare intervento al ginocchio, sono parole gratificanti che rendono onore al quotidiano, attento e scrupoloso lavoro di tutto il personale della nostra Ortopedia che vanta grandi professionisti, altamente qualificati e profondamente attenti a tutte le esigenze dei pazienti. E che, come in questo caso, si avvalgono di avanzate tecnologie. Parole di stima che condividiamo appieno e per le quali ringraziamo la paziente e i suoi familiari». A parlare, tramite una nota stampa dell’azienda sanitaria territoriale di Fermo, sono il direttore generale dell’Ast di Fermo, dr. Roberto Grinta, e il direttore della Uoc Ortopedia dell’ospedale Murri di Fermo, dr. Federico Lamponi dopo le dichiarazioni della donna che nei giorni scorsi è stata sottoposta ad un particolare intervento ortopedico.

Ad illustrarne i dettagli è direttamente il dr. Lamponi: «La paziente era già stata operata per protesi di ginocchio sinistro nel 2023. Lo stesso intervento è stato eseguito al ginocchio destro qualche giorno fa, ma con una problematica che ha reso particolare, questa volta, la protesizzazione del ginocchio. La signora, infatti, a causa di un precedente intervento al femore destro, ha un “mezzo di sintesi” all’interno del canale femorale: un chiodo endomidollare. E proprio questo ‘chiodo’ non avrebbe reso possibile l’utilizzo di strumentari standard per il posizionamento della protesi di ginocchio. Come sempre la tecnologia ci è venuta in aiuto e, grazie al consenso della direzione, è stato possibile utilizzare un sistema di navigazione studiato appositamente per questi casi. Tale sistema, attraverso dei sensori inerziali connessi  ad un tablet, individua la corretta cinematica del ginocchio e guida il chirurgo nella esatta esecuzione dei tagli ossei necessari al posizionamento dell’impianto protesico. Tutta la Uoc di Ortopedia – conclude il dr. Lamponi – si unisce e resta vicina, nella prosecuzione delle cure, alla simpatica e tenace paziente, accompagnandola in una ripresa veloce e sicura».

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