Emilia Romagna

Rileggendo Mark Twain, con Stefano Caracciolo alla scoperta delle contraddizioni della società americana

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 12 giugno 2025 alle 17 conferenza in sala Agnelli e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web


Proporrà una rilettura della principali opere di Mark Twain, tra “L’adolescenza di Tom Sawyer e l’adolescenza degli USA, in una prospettiva psicobiografica”, la conferenza di Stefano Caracciolo (già professore ordinario di Psicologia Clinica, Università di Ferrara) in programma giovedì 12 giugno 2025 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17, Ferrara). L’incontro è l’ultimo del programma 2024/2025 di ‘Anatomie della mente’, ciclo di conferenze dedicate a temi di psicologia, aperte a tutti gli interessati.

L’incontro potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens, è una delle figure più emblematiche della letteratura americana. Nato il 30 novembre 1835 a Florida, nel Missouri, e morto il 21 aprile 1910 a Redding, nel Connecticut, cresce in un’America ancora giovane, segnata dalla frontiera, dalla schiavitù e da tensioni sociali in fermento, nella cittadina di Hannibal, sulle rive del Mississippi, dove assimilò fin da piccolo l’oralità popolare, le contraddizioni della società americana e il fascino del grande fiume, che diventerà uno dei simboli portanti della sua opera. L’ambiente in cui visse la sua infanzia – ricco di racconti, superstizioni, personaggi eccentrici e tensioni razziali – fu il laboratorio naturale della sua immaginazione narrativa. Il vertice della produzione di Twain si colloca tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta del XIX secolo, con la pubblicazione di The Adventures of Tom Sawyer (1876) e The Adventures of Huckleberry Finn (1884). Questi due romanzi, apparentemente dedicati al mondo infantile, sono in realtà dense allegorie della condizione americana. Tom Sawyer è un inno all’infanzia libera e selvaggia, ma anche un sottile ritratto dell’ipocrisia degli adulti e delle convenzioni sociali. Huckleberry Finn, più cupo e radicale, affronta il tema della schiavitù, del razzismo e della libertà con una lucidità sorprendente.
Twain è stato un pensatore originale, un critico sociale ante litteram, capace di smascherare le ipocrisie dell’America ottocentesca con una lingua viva, tagliente e profondamente democratica. La sua opera continua a essere studiata e riletta non solo per il suo valore letterario, ma anche per il suo contributo alla costruzione dell’identità culturale americana. Nei suoi testi convivono leggerezza e profondità, gioco e impegno, localismo e universalismo. È proprio in questa dialettica che risiede la sua grandezza. In un’epoca come la nostra, segnata da polarizzazioni, tensioni razziali e crisi culturali, la voce di Twain risuona ancora con forza. Egli non è solo un classico: è una coscienza. E come tutte le grandi coscienze letterarie, continua a farci riflettere, sorridere, e talvolta tremare.

Per il ciclo “Anatomie della mente”, anno XVIII, 2024-2025

Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it

Link diretto al canale youtube Archibiblio web con le dirette e l’archivio delle registrazioni degli incontri: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg 



Immagini scaricabili:


12giu25 ariostea


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