Rilancio del centro di Udine, piano digitale per salvare il commercio
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GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. Da una parte il caro vita e l’inflazione, dall’altra gli affitti degli spazi commerciali, spesso esorbitanti e inaccessibili per molti imprenditori o aspiranti tali. Udine si trova ad affrontare una sfida cruciale per il futuro di una città che si è sempre definita a vocazione emporiale. Un esempio della crisi del commercio che sta colpendo il centro storico è rappresentato da via Vittorio Veneto, che da anni oramai si presenta con numerosi locali sfitti.
Proprio per contrastare la desertificazione delle vetrine e rivitalizzare il centro cittadino, a Palazzo Morpurgo si è tenuto il primo incontro tra i rappresentanti di Palazzo d’Aronco, Camera di Commercio, Confcommercio e Università degli Studi di Udine per analizzare le dinamiche e prendere delle decisioni sia strategiche che condivise.
L’esempio da seguire, ha ribadito il vicesindaco Alessandro Venanzi, è quello indicato dai capoluoghi dell’Emilia Romagna, del Trentino Alto Adige e del vicino Veneto.
Diverse le idee emerse concentrate in particolar modo sullo sviluppo tecnologico, da sostenere con il prossimo bando del Distretto del commercio: vetrine domotiche con illuminazione controllata “al passaggio”, sistemi di commercio digital anche con i negozi chiusi, e sistemi gestionali per migliorare la parte amministrativa delle attività. Ma il Comune cercherà anche altre soluzioni, a maggio si ipotizza infatti un altro tavolo che metta di fronte sia imprenditori che i proprietari degli immobili commerciali.
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