Basilicata

Reggio, si mobilita per Gaza: silenzio, corpi e fragilità in marcia per la Palestina

A Reggio Calabria, toccante sit-in “L’Ultimo Giorno di Gaza” contro l’occupazione israeliana. Un lungo corteo silenzioso con simboli di fragilità e lutto ha espresso solidarietà al popolo palestinese.


REGGIO CALABRIA – Grande partecipazione e forte impatto emotivo a Reggio Calabria per la performance collettiva “L’Ultimo Giorno di Gaza”. Un sit-in, quello svoltosi negli scorsi giorni, di protesta e testimonianza contro l’occupazione militare israeliana nella Striscia di Gaza. Un lunghissimo serpentone umano ha attraversato il centro della città, partendo da Piazza San Giorgio fino a Piazza De Nava. Il corteo ha percorso in silenzio l’intero Corso Garibaldi, simbolo della vita pubblica reggina.

C’erano un centinaio di cittadini. Erano vestiti di nero e grigio. Avevano anche con garze insanguinate e con un nastro adesivo con la scritta “fragile” attaccato ai vestiti. Sono stati loro che hanno dato vita a un gesto collettivo di forte impatto simbolico, ispirato alle recenti manifestazioni pacifiche nel mondo. Il nastro, normalmente usato per proteggere oggetti delicati, ha assunto un significato profondo: un richiamo alla fragilità del popolo palestinese sotto assedio, ma anche alla vulnerabilità di chi oggi si espone e manifesta, in un clima politico sempre più repressivo e opprimente a livello globale.

IL SILENZIO SCANDITO DAL CAMPANACCIO: UNA LITURGIA LAICA

L’intera processione si è svolta in un silenzio totale e carico di significato, scandita soltanto dal suono di un campanaccio, che ha accompagnato il cammino come unico battito rituale, evocando l’eco di una marcia funebre. Un suono grave, ripetitivo, che ha trasformato la camminata in una liturgia laica di lutto e solidarietà. Colpisce il fatto che non solo i manifestanti, ma anche i passanti e i commercianti lungo il corso abbiano scelto il silenzio, interrompendo per alcuni minuti il frastuono quotidiano della città per unirsi idealmente al messaggio dell’iniziativa: non si può restare indifferenti di fronte al massacro del popolo palestinese.

La manifestazione si è svolta in un clima di grande compostezza e rispetto, grazie anche alla disponibilità e collaborazione delle forze dell’ordine, che hanno garantito la sicurezza pubblica con una presenza discreta ma efficace, riconoscendo la natura pacifica e simbolica dell’evento. Un ringraziamento sentito è stato espresso dagli organizzatori a coloro che, con coraggio e determinazione, hanno reso possibile questa importante iniziativa: Bruno Salvatore Latella, artista e attivista; Giovanni Cessel, giocatore della Viola Basket; Luigi Maida, attivista e studente.

RINGRAZIAMENTI A ORGANIZZATORI E ADERENTI DEL SIT-IN DI REGGIO PER GAZA

Un plauso è stato rivolto anche ai comitati e alle associazioni che hanno aderito con entusiasmo nonostante il brevissimo preavviso, in particolare il Comitato Pro Palestina, il Csoa Cartella, e numerose altre realtà territoriali attive nella difesa dei diritti umani. L’azione – priva di loghi politici, bandiere di partito o slogan urlati – ha voluto parlare attraverso i corpi, il silenzio e la verità. Una verità fatta di sangue civile, di sofferenza quotidiana e di resistenza umana che, da Gaza, trova eco anche nelle strade del Sud del mondo.


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