Prezzi benzina in Slovenia, il governo estende il massimale anche alle autostrade
15.06.2025 – 07.01 – Come è noto la Slovenia ha una politica di regolazione dei prezzi dei carburanti che si applica all’intero territorio nazionale. Tuttavia c’era finora un’eccezione ed erano le stazioni delle autostrade. Il governo sloveno ha però deciso di estendere il blocco dei prezzi anche a quest’ultima ‘eccezione’; “il principale obiettivo del governo è di tenere i prezzi bassi per i consumatori” ha commentato il primo ministro Matej Arčon, difendendo questa scelta.
I benzinai erano, va da sé, sul piede di guerra a seguito di questa proposta, ritenendo che si tratti di una minaccia alla propria attività, all’interno di una più ampia crisi che attribuiscono alla Transizione ‘Green’.
Ricordiamo che Lubiana regola un po’ tutti i carburanti: benzina, gasolio, diesel, ma non la benzina premium. Di solito le soglie vengono calcolate ogni due settimane sulla base dell’andamento dei prezzi a livello globale e del cambio dollaro-euro vigente. Come nel passato il governo continuerà inoltre a determinare il massimo margine di profitto per il venditore e fornirà compensazione per chi fornisce biocarburanti, al momento scarsamente competitivi a confronto con quelli normali.
Dopo una completa liberalizzazione del mercato nell’ottobre 2020, il precedente governo sloveno aveva mantenuto la regolazione dei prezzi ai numeri di marzo 2022, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. A giugno, sempre del 2022, il governo era poi tornato a un modello precedente dove i prezzi erano completamente “liberi” presso le autostrade. In generale i benzinai lamentano che i margini di profitto sono oggigiorno troppo esigui e che, se si aggiungono le tasse e le spese di gestione, non c’è un grande profitto. Questo infatti corrisponderebbe, secondo i venditori, ad appena il 7% del prezzo finale; il 33% è solo il prezzo di acquisto del carburante e un altro 60% viene tolto dalle tasse e dalle spese di gestione.
C’è inoltre una causa in corso, da parte della compagnia slovena Petrol e dall’ungherese MOL, verso il governo sloveno, affermando che a causa di una regolamentazione “ingiusta” hanno perso milioni di potenziale incasso.
In generale il mestiere del benzinaio è in declino un po’ ovunque; utilizzare un’auto diventa sempre più costoso, col passare degli anni; e proprio l’Italia offre l’esempio di un mercato certamente liberalizzato dove tuttavia tanto i rivenditori quanto gli automobilisti accusano forti difficoltà. C’è un po’ una crisi dell’automotive; e i prezzi stessi dei carburanti oscillano sempre verso l’alto. Anche in paesi, quali gli Stati Uniti, dove le politiche green sono state rimosse per ragioni ideologiche il mercato dei combustibili fossili è rimasto stagnante, accusando per altro la crisi globale.
[z.s.]