Postino stroncato da un malore, è polemica per l’assenza del defibrillatore

Viene colpito da un infarto mentre sta lavorando al centro logistico di Poste Italiane di Modena, in via delle Nazioni, ma manca il defibrillatore, nonostante una petizione di qualche anno fa, e “il dipendente postale non è riuscito a salvarsi”.
A segnalare la tragedia è la Slc-Cgil di Modena, a proposito di un portalettere che ha accusato un dolore ad inizio turno, verso le 9, e si è accasciato al suolo: i colleghi hanno allertato subito il 118 mettendo anche in pratica manovre di primo intervento, ma negli uffici di via delle Nazioni, rimarca il sindacato in una nota, non è presente il defibrillatore.
Il lavoratore “è stato così accompagnato all’ospedale di Baggiovara, ma nonostante i tentativi di rianimazione è stato dichiarato il decesso qualche ora dopo”, spiega la Cgil.
Esprimendo vicinanza alla famiglia e cordoglio, il sindacato aggiunge che oggi nel sito “è esplosa la polemica, per l’assenza del defibrillatore in uno stabile a due piani” con 150 dipendenti, dove già qualche anno fa gli stessi dipendenti avevano raccolto le firme per averne uno a disposizione.
Gli uffici del sindacato, riporta la sigla, “sono stati letteralmente subissati di telefonate e messaggi per rivendicare più sicurezza nel luogo di lavoro. C’è sconcerto tra i colleghi, alcuni dei quali erano presenti al momento del malore, e rabbia da parte di molti: troppo spesso le enunciazioni sull’attenzione alla salute e sicurezza rimangono vuoti proclami”.
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