Società

Porsche alla Biennale Architettura 2025: un ponte verso la mobilità sostenibile

«La mobilità è la chiave per immaginare le città del futuro. E le città sono l’elemento fondamentale per intervenire sul cambiamento climatico». Parola di Lord Norman Foster, uno dei più importanti architetti al mondo, autore di alcune iconiche costruzioni come il Millennium Bridge di Londra e il Gerking, il grattacielo a forma di cetriolo che svetta nella City. Lo abbiamo incontrato a Venezia, all’apertura della Biennale Architettura 2025, dove ha presentato il progetto Gateway to Venice’s Waterway, nato dalla collaborazione creativa tra la sua fondazione e Porsche: si tratta di un’installazione lunga 37 metri che crea un collegamento con i nuovi mezzi di trasporto elettrici, sia su acqua che su terraferma.

L'architetto britannico Lord Norman Foster e Michael Mauer Vice President di Porsche Style

L’architetto britannico Lord Norman Foster e Michael Mauer, Vice President di Porsche Style

«L’idea che abbiamo sposato da subito è stata la creazione di un ponte simbolico, una piattaforma che mostrasse nuove possibilità di spostamento tra i canali della laguna, modalità più silenziose e più gentili con l’ambiente», aggiunge Foster, introducendo poi le waterbike, biciclette per pedalare sull’acqua proprio come sulla terraferma. «Abbiamo pensato a qualcosa a metà tra una gondola e un taxi boat tradizionale. Perché queste waterbike potrebbero essere davvero degli innovativi taxi a Venezia, considerato che possono viaggiare anche a propulsione elettrica, proprio come le e-bike. Purtroppo, per delle restrizioni burocratiche legate alla loro eccessiva velocità, non abbiamo avuto tempo per realizzarle».

Le waterbike attraccate davanti all'installazione

Le waterbike attraccate davanti all’installazione

In sostanza, Gateway to Venice’s Waterway – visitabile all’Arsenale di Venezia fino al 23 novembre – è una costruzione insolita che rappresenta la visione di un polo di trasporto per la laguna, rispondendo alle sfide della celebre città italiana in materia di mobilità e avviando un dibattito sul cambiamento urbano sostenibile. Un’opera che insegna, che illumina, che fa riflettere: prende vita all’interno dell’ottava edizione di Art of Dreams, il progetto di Porsche che invita artisti o collettivi a creare un’installazione lasciandosi ispirare dal tema dei sogni. «Sognare suscita la sensazione di avere possibilità illimitate, immaginando ciò che ancora non esiste e concependo soluzioni audaci», sottolinea Foster.


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