Friuli Venezia Giulia

Polizia Locale di Trieste traccia il bilancio operativo del 2024

24.01.25 – 15:18 – E’ stato l’anno non solo dei grandi eventi ma dell’implemento degli interventi e del rafforzamento del legame con la cittadinanza. La Polizia Locale di Trieste manda agli archivi il 2024 con un bilancio dell’attività illustrato stamane nel corso di un incontro allestito in Sala Giunta del Palazzo Municipale dall’Assessore alle Politiche della Sicurezza Caterina De Gavardo, accompagnata dal Comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, dal Vice Paolo Jerman e dal Consigliere Salvatore Porro.
Diversi i punti che “catalogano” l’anno passato e con in primo piano il “Processo di adozione dell’arma”, l’iter formativo per la dotazione della pistola di ordinanza della Polizia Locale che ha coinvolto 221 tra agenti, sottufficiali e ufficiali operativi; un dato che attesta l’assegnazione all’86% delle forze, di cui il 69,3% (133) già impiegati in servizi armati.

La cartolina del 2024 segna poi un ampliamento della pianta organica. Sono stati infatti potenziati i Distretti Territoriali, passati da 3 a 4, rafforzato il Reparto Motorizzato (con funzioni di pronto intervento) e costituito il Nucleo Falso Documentale, attualmente l’unico in campo regionale: “La ricchezza della Polizia Locale, in termini di competenze e eccellenze, costituisce un modo per rafforzare la vicinanza alla cittadinanza – ha sottolineato l’Assessore De Gavardo – E’ un Corpo che rappresenta il primo presidio della sicurezza, termine quanto mai attuale e fondamentale”.

Il criterio della “vicinanza” alla popolazione si evince con i numeri espressi stamane in conferenza e che indicano 1600 risposte fornite via mail e 5000 conversazioni sul piano virtuale attraverso la pagina Facebook dove domina l’Agente Gianna, una sorta di influencer in uniforme (virtuale anche essa) che pare sortisca una media di 600.000 visualizzazioni al mese. Non virtuali fortunatamente gli interventi compiuti dalla Polizia Locale sul campo, nella lotta al degrado ad esempio, dove il Nucleo Interventi Speciali ha identificato 3600 stranieri, effettuato 50 controlli interforze e lavorato su 724 violazioni per la Sicurezza Urbana (176 per accattonaggio, 117 per bivacco) oltre 400 invece i Daspo e allontanamenti disposti dal territorio.

Non è mancato il lavoro al Nucleo Interventi Speciali, alla luce di 380 denunce a piede libero, 7 misure cautelari, ben 92 trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e 32 arresti. Da rilevare anche i molti sequestri di merce in vari esercizi del centro e della periferia, tra cui profumi e deodoranti ritenuti nocivi per la salute.

Le indagini penali non restano ai margini, anzi. Stando ai dati forniti durante l’incontro di stamane, la Polizia Locale ha implementato gli interventi nella lotta allo spaccio di droga, tema che ha fatto (ri)emergere il coinvolgimento anche di minori. Qui, numeri alla mano, sono state 8 le operazioni sfociate in arresto di 11 (presunti) spacciatori, senza contare i sequestri di ingenti quantità di hascish, marijuana e cocaina.
E il contesto stradale? A riguardo bilancio annuale parla di 47.700 sanzioni per divieto di sosta, su un totale di quasi 69.000 accertamenti al Codice della Strada.

Il 2024 è stato poi l’anno dei “grandi eventi”, tema caratterizzato dalla visita del Papa, del Presidente Mattarella, del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del G7 Istruzione e poi di concerti di massa, come Max Pezzali, Subsonica e Ultimo, e la stessa Barcolana; tutti scali di grande impatto che hanno portato la Polizia Locale all’incentivo delle scorte, al controllo della viabilità e ai controlli delle aree più esposte.

Il bilancio si chiude ma per il Consigliere Salvatore Porro ci sarebbero altre formule da individuare, quelle che navigano tra contratti e riconoscimenti: “Non si capisce perché la Polizia Locale non possa rientrare nel Comparto della Sicurezza del Ministero al pari dei Carabinieri, Polizia di Stato, Finanza e Vigili del Fuoco – ha sostenuto il Consigliere nel corso della conferenza di bilancio – abbiamo visto che lavorano sullo stesso piano, svolgono indagini, sono anche armati e possono effettuare arresti. Serve un maggior riconoscimento a tali funzioni”. Un tema che tuttavia non riguarda l’aspetto municipale ma una visione nazionale, di stampo appunto ministeriale.

[f.c.]




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