Più di due milioni di visitatori sono davvero andati a vedere un mosaico di McDonald’s
“Gaudeat classicis” non è una frase di Seneca, ma lo slogan di una campagna che sa di antica Roma.

Nella Galleria Alberto Sordi di Roma è stato scoperto un antico mosaico. Perché ne parliamo su un giornale di enogastronomia? Perché in realtà non è stato scoperto, né tantomeno è antico. Dietro l’opera composta da 18.000 tessere e rimasta in esposizione fino al 7 giugno c’è lo zampino di McDonald’s che, approfittando del Giubileo, ha deciso di celebrare la capitale in perfetto stile impero romano. Il mosaico, messo insieme da un team di dieci esperti, era una rivisitazione di un banchetto antico in chiave fast food moderno, e ha avuto un successo non indifferente.
Un mosaico al sapore di junk food
Connubio abilmente rivisitato tra un “banchetto” al Mc e una cena in un thermopolium (antesignano dei fast food odierni), il mosaico fatto realizzare dalla catena ad archi gialli è stato particolarmente apprezzato. Si stima che ad ammirarlo siano stati più di due milioni di visitatori, all’interno della Galleria Alberto Sordi dove l’installazione è rimasta fino allo scorso sabato.
Proprio come un mosaico appena rinvenuto, anche l’opera a firma McDonald’s non è completa, con varie parti illeggibili e non visibili. Ai quattro angoli dell’installazione campeggiano i simboli per eccellenza del fast food statunitense: burger, patatine, cola e Sundae. Al centro, cinque romani banchettano con gli stessi prodotti e sulla loro testa svetta lo slogan Gaudeat classicis, “godetevi i classici”.
Ad accompagnare questa trovata artistica, una campagna che ha tappezzato la città con cartelloni pubblicitari che riprendono lo stesso stile mosaicato e invitano pellegrini e non ad addentare i rinomati pezzi forti della catena. Sempre sullo sfondo dell’impegno giubilare, 56 ristoranti McDonald’s della capitale hanno aderito quest’anno all’iniziativa Roma Cura Roma, progetto giunto alla sua quarta edizione che invita la cittadinanza e le associazioni a prendersi cura degli spazi pubblici.
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