parco inclusivo imbrattato dopo appena sette giorni dall’inaugurazione
Amarezza e indignazione a Pagnacco. Il nuovo parco inclusivo, situato davanti alla chiesa e alla scuola elementare, inaugurato appena una settimana fa, è già stato preso di mira da vandali. Nuovi giochi in plastica riciclata e un’area verde completamente sistemata, frutto di un investimento di 130mila euro stanziati dal Comune e a gran voce richiesti dalla cittadinanza, sono stati deturpati da scritte ingiuriose e simboli offensivi. Sulle strutture e i giochi sono comparse frasi come “viva il duce”, svastiche e disegni fallici, un oltraggio a uno spazio pensato per l’intera comunità, in particolare per i più piccoli.
Le dure parole dell’assessore Gennari
La reazione della giunta Sandruvi non si è fatta attendere, con l’assessore Lorenzo Gennari (con deleghe all’istruzione, politiche della famiglia, politiche sociali, salute e disabilità) che ha espresso tutta la sua delusione e indignazione. “Abbiamo investito 130mila euro per rimodernare cinque parchi del comune,” ha dichiarato Gennari. “Quello di fronte alla chiesa e alle scuole elementari, il Parco San Giovanni Paolo II, è uno tra i più frequentati, proprio per la sua posizione privilegiata. Abbiamo realizzato nuovi giochi inclusivi con materiali riciclati, sistemato l’area verde. Abbiamo inaugurato appena sette giorni fa con l’aiuto della Pro Loco, e ora mi sono arrivate le prime scritte oscene. Non voglio neanche parlare dei contenuti di queste scritte e di questi disegni, ma è un danno che andrà a ricadere sui cittadini”. Gennari ha poi puntato il dito sulle responsabilità individuali: “Ci sono famiglie non in grado di educare i propri figli al rispetto della cosa comune. Certe porcherie che le scrivano sull’auto dei loro genitori!” L’assessore ha concluso con un appello: “Speriamo che si possa ripulire tutto e non restino danni. Si aprirà il dibattito se mettere o meno le telecamere, ma non è questo il punto. Dovrei fidarmi della comunità dei miei concittadini, ma non è così”.
Ora, il Comune dovrà mobilitare i propri operai per ripulire il parco, con ulteriori costi a carico della collettività che aveva finanziato la realizzazione di uno spazio di inclusione e gioco. Un duro colpo per un progetto che aveva l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti i residenti di Pagnacco.
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