Marche

Osimo, il centrodestra va spaccato verso le elezioni. Civici il bilancino, l’incognita Base Popolare


OSIMO Si profilano più candidature a sindaco nel complesso mondo osimano di centrodestra e liste civiche. Da giorni niente summit. Un silenzio allarmante, che non presagisce nulla di buono in chiave coalizione unitaria. Anzi, rimbalzano rumors di corse in solitaria e di un centrodestra che finirà di nuovo spaccato. Un po’ con gli antonelliani e Base Popolare (come Fratelli d’Italia e la Lega) ed altri verso i latiniani (come Forza Italia). Di certo, la possibile candidatura di Monica Bordoni ha smosso le acque solo apparentemente calme. Al punto che su quelle onde pericolose potrebbe planare di nuovo Francesco Pirani. Il quale ieri da alcuni era dato in procinto di ricandidarsi ma non per una coalizione unitaria, vista la spaccatura insanabile col mondo latiniano e anche con Forza Italia e Rinasci Osimo.

Pirani potrebbe essere la carta messa sul campo dagli antonelliani e dai ginnettiani, che già lo hanno corteggiato spesso ma solo fino a febbraio. Poi c’era stato un tentativo, tramite Base Popolare, di riappacificare la coalizione e correre tutti uniti. Il partito centrista di Gian Mario Spacca ha provato a farlo proponendo Raimondo Orsetti come federatore ma si è ritirato di fretta visti i veleni in corso tra le parti. In queste ore Orsetti, per ribattere all’ipotesi di Bordoni lanciata dalle civiche latiniane per sbloccare lo stallo, ha riproposto il nome di Sirena Rosciani, iscritta a Bp, imprenditrice e già presidente Lions, ma neofita alla politica. Per questo alcuni hanno storto il naso, come Rinasci Osimo e Forza Italia.

Rosciani non ha dato ancora la sua disponibilità ma neppure un no secco. Potrebbe essere la candidata di Bp e degli antonelliani, salvo clamorosi ritorni in scena di Pirani. Che ieri, sollecitato in merito, non ha voluto commentare questa possibilità. Il che è già novità, perché fino a pochi giorni fa il suo era un “non ci sono le condizioni per ricandidarmi”.

Ora invece prende tempo, lasciando tutti sul chi va là. Non prende più tempo invece Bordoni, che dopo aver letto i distinguo di Fratelli di Italia e degli antonelliani sul suo nome, ieri ha diffuso un comunicato che fa intendere la sua disponibilità a candidarsi a sindaco ma solo con chi ne è convinto. Dunque, potrebbe esserlo delle liste civiche storiche, che a loro volta però non sarebbero unite su questa scelta – basti pensare a Gilberta Giacchetti, nemica giurata di Bordoni. La quale ieri ha spiegato che la sua candidatura a sindaco è «una proposta maturata all’interno di alcune forze politiche, e dimostra la volontà di garantire alla città un’amministrazione solida, capace di offrire una visione chiara e una gestione fondata su esperienza e competenza».

Bordoni rigetterebbe l’ipotesi Rosciani, dal momento che ritiene «un errore riproporre schemi già dimostratisi fallimentari, con candidature imposte dall’alto, estranee alla politica e all’amministrazione, che rischiano di privare la città di una guida consapevole e preparata». Bordoni è pronta, insomma, a scendere in campo ma «non con logiche di veti o con decisioni calate dall’alto. A questi meccanismi mi sottraggo con fermezza. Osimo merita scelte responsabili, non uno stillicidio di nomi».




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