Molise

Opere che dialogano con la comunità: tutto pronto per VIS à VIS Fuoriluogo 27 – isNews

Dal 5 agosto. L’edizione di quest’anno ospita gli artisti Opiemme a Carpinone  e Ivano Troisi a Lucito


CARPINONE/LUCITO. Dal 5 agosto inizia la nuova edizione di VIS à VIS Fuoriluogo 27, un programma internazionale di residenze artistiche, diretto dall’associazione culturale Limiti Inchiusi e curato da Tommaso Evangelista. Quest’anno ospita gli artisti Opiemme a Carpinone  e Ivano Troisi a Lucito.

Il progetto, avviato nel 2012, è alla sua tredicesima edizione e continua a promuovere opere in dialogo con specifici spazi e contesti, mantenendo un forte legame con le comunità locali. A Lucito, Troisi realizzerà un’opera d’arte pubblica per arricchire la collezione comunale, mentre a Carpinone Opiemme lavorerà con la popolazione per creare un’opera partecipata.

Gli artisti e i curatori animeranno le residenze con workshop, incontri e una restituzione finale documentata da un catalogo e un video, presentato a dicembre. Limiti Inchiusi, tra i fondatori di STARE – Associazione delle Residenze d’artista italiane, è riconosciuta per il suo impegno nelle aree interne e comunità locali.

Gli artisti invitati a VIS à VIS Fuoriluogo 27 sono Opiemme che lavorerà a Carpinone (IS), e Ivano Troisi (Salerno 1984) che opererà a Lucito.

Ivano Troisi (Salerno 1984), vive e lavora tra Arezzo e Salerno. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, il suo lavoro parte dall’osservazione della natura per attuare un’analisi dei processi che ne caratterizzano trasformazioni e mutazioni. Tra le sue mostre più importanti troviamo: Se il dubbio nello spazio è dello spazio, MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, a cura di Nemanja Cvijanovic e Maria Adele Del Vecchio (2014); Galleria Tiziana Di Caro, Salerno (2012 e 2014); Leggerezza della terra, Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno, un progetto della Fondazione Filiberto Menna, a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani (2014); Prima, Galleria Nicola Pedana, Caserta (2018); Ex voto, Museo Archelogico, Pontecagnano (2019); Il sussurro del mondo, Fondazione Plart, Napoli, a cura di Luca Beatrice (2020); Rethinking Nature, Museo Madre Napoli, a cura di Kathryn Weir e Ilaria Conti (2022). Nel 2014 Troisi è stato nominato per il Prima Pagina Art Prize, il concorso promosso da Il Resto del Carlino e Quotidiano.Net, nell’ambito di Arte Fiera Bologna. Nel 2017 ha preso parte al programma di residenze per artisti BoCS Art Cosenza. Nel 2019 è invitato ad Open Dream Treviso, a cura di Flavio Arensi, Valentino Catricalà e Martina Cavallarin. Successivamente partecipa a varie collettive da ricordare: La potenza dell’arte contemporanea, Pinacoteca Provinciale di Potenza, a cura di Lorenzo Benedetti e Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre, Castello Macchiaroli, Teggiano (SA) a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati, è presente nella collezione “Doni” – Imago Mundi Luciano Benetton Collection e nell’Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, a cura di Vincenzo Trione (Electa, 2017). Nel 2022 è invitato da La Quadriennale di Roma a Partecipare ad una Masterclass di Hans Ulrich Obrist, intitolata L’ideologia del curatore, nella Sala Tenerari di Palazzo Braschi, Roma. www.ivanotroisi.com

Opiemme è un gruppo di Torino (Italia), formato da Margherita Berardinelli e Davide Bonatti. La pratica di Opiemme indaga i confini tra parole e immagini, alla ricerca di nuovi modi di presentare la poesia. Dal 2000 la ricerca di Opiemme si concentra sull’arte pubblica volta a diffondere la poesia al pubblico, con performance collettive, installazioni e interventi di poesia di strada. Ciò ha portato Opiemme ad esibirsi in diverse città europee in collaborazione con diverse fondazioni di poeti con l’obiettivo di creare nuove occasioni di lettura, come per il murale dipinto per le Fondazioni Fernando Pessoa e Josè Saramago a Lisbona, o una facciata di 12 piani dedicata a Wisława Poesia Szymborska a Danzica, o un intervento pittorico a Krakow in occasione del centenario della poetessa polacca. Perché un tentativo di cancellare e confondere l’identità di un’artista? Sul net non compaiono foto della figura dell’artista, abbiamo cercato di evitarle quanto più possibile, di evitare i momenti delle inaugurazioni e le foto di rito. Senza per questo rinunciare al dialogo e incontro. Abbiamo sempre cercato di confondere e nascondere l’identità di Opiemme: un collettivo, una donna, un artista italiano nato in Ungheria, una donna che abita in Croazia, un duo. Negli anni sono stati pubblicati nomi differenti su diversi articoli e testate. Cercare di cancellare la figura dell’artista può divenire col tempo una performance sull’identità: una performance rivolta alla cancellazione della sua identità, in un’era profondamente legata all’apparenza e alla visibilità. www.opiemme.com

Limiti inchiusi è un’associazione di produzione culturale e artistica con sede a Limosano in provincia di Campobasso. Fondata nel 1994, promuove progetti d’arte contemporanea dal respiro internazionale in costante dialogo con il territorio del Molise, come indagine sul paesaggio e i paesi molisani. Con residenze d’artista, mostre, installazioni d’arte pubblica, workshop, laboratori ed incontri, Limiti inchiusi pone al centro il territorio regionale per rileggerlo e mapparlo nei suoi cambiamenti, creando nuove narrazioni. Il lavoro svolto negli anni, documentato con numerose pubblicazioni, ha riguardato la produzione di opere d’arte, la didattica con le nuove generazioni, la ricerca e l’inclusione sociale con uno sguardo attento alle emergenze e problematiche delle comunità coinvolte. Dal 2012, con la direzione degli artisti Paolo Borrelli e Fausto Colavecchia, l’associazione ha inaugurato i programmi internazionali di Residenze per artisti Vis à Vis Fuoriluogo e Vis à Vis Flâneur. Nel 2021 Limiti inchiusi è tra i soci fondatori di STARE – Associazione delle Residenze d’artista italiane.


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