Calabria

Omicidio Pirillo a Cirò Marina: individuati a distanza di 18 anni i presunti responsabili

Nella mattinata di oggi, i Carabinieri del ROS, con il supporto del Comando Provinciale di Crotone, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L’operazione ha portato all’arresto di quattro persone, tutte ritenute coinvolte nella strage avvenuta il 5 agosto 2007 a Cirò Marina, in cui venne assassinato Vincenzo Pirillo, presunto “reggente” della cosca FARAO-MARINCOLA.

L’indagine, condotta grazie alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e al riascolto di intercettazioni effettuate prima e dopo la strage, ha permesso di ricostruire il contesto criminale in cui maturò l’omicidio. Secondo gli inquirenti, Pirillo fu assassinato all’interno del ristorante “EKO”, in un agguato caratterizzato da un elevato numero di colpi d’arma da fuoco che ferirono anche sei persone, tra cui una minorenne.

Le motivazioni dell’omicidio sarebbero legate agli equilibri interni alla cosca: Pirillo, individuato come “reggente” dai vertici latitanti del clan, avrebbe ampliato eccessivamente il proprio controllo sugli affari illeciti, scatenando una reazione violenta per riaffermare la leadership della cosca sul territorio.

L’indagine ha portato all’identificazione di quattro soggetti con ruoli diversi nell’esecuzione del delitto: uno come presunto esecutore materiale, un altro come intermediario tra mandante ed esecutori, un terzo con il compito di monitorare gli spostamenti della vittima e un quarto ritenuto responsabile della fornitura delle armi.

Il procedimento giudiziario si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e le accuse dovranno essere confermate in sede processuale.


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