oltre 200mila in piazza, tre arresti per molestie
Una giornata di musica, festa e partecipazione popolare. Ma anche una giornata di lavoro incessante per le forze dell’ordine, i soccorritori e gli addetti alla sicurezza.
Il Concerto del Primo Maggio 2025, tornato a invadere Piazza San Giovanni a Roma, si è rivelato un evento imponente, sia in termini di presenze – con un flusso costante e crescente fino a tarda sera – che di impegno organizzativo.
Dalle 13 fino alle 23, l’area del concerto è stata letteralmente travolta da una marea di persone, tanto da rendere necessaria, già dalle 17:30, l’attivazione di un sistema di contingentamento degli accessi.
Un dispositivo da “grandi eventi”, come confermato dalla Questura, che ha messo in campo ogni misura utile a garantire l’ordine pubblico, la mobilità, la sicurezza sanitaria e la gestione logistica in stretta collaborazione con ATAC, Ares 118, Vigili del Fuoco e organizzatori.
La macchina della sicurezza, sotto la regia della Sala operativa della Questura, ha funzionato senza sosta per oltre venti ore.
E non sono mancati gli episodi critici: 216 le persone soccorse, per lo più per abuso di alcol. In un caso, un giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale per ustioni causate dal malfunzionamento di una power bank che teneva addosso.
Ancora più grave quanto accaduto all’ingresso dell’area concerto, dove tre uomini, approfittando della calca, hanno molestato una giovane in fila.
Grazie alla reazione della ragazza e dell’amica, e al pronto intervento della Polizia, i tre – cittadini extracomunitari – sono stati arrestati per violenza sessuale dagli agenti del Commissariato Esquilino.
Ad arricchire la cornice della giornata anche due cortei: il primo, promosso dalla CGIL, ha visto circa 6.300 persone sfilare da piazza Vittorio a via dei Fori Imperiali, per poi confluire verso San Giovanni; il secondo ha attraversato Centocelle, coinvolgendo circa 700 partecipanti.
Nonostante la complessità dell’evento, la sinergia tra le istituzioni ha permesso che tutto si svolgesse senza gravi criticità.
La giornata, simbolo dei diritti e del lavoro, si è confermata anche una prova di tenuta per Roma, la sua sicurezza e il suo spirito collettivo.
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