odio, istigazione al suicidio e bullismo, servono pene severe”
“I tragici risvolti sul caso del suicidio di Andrea Prospero, il 19enne trovato senza vita in un appartamento a Perugia, evidenziano ancora una volta come web e social network siano ormai una giungla del tutto fuori controllo, dove è possibile commettere reati anche gravi con una leggerezza inaudita”. Lo afferma il Codacons, che sottolinea l’esigenza di regole severe e nuove norme specifiche per contrastare gli illeciti commessi nel mondo virtuale. Si moltiplicano purtroppo in Italia i casi di soggetti spinti da terzi ad atti di autolesionismo o a veri e propri suicidi attraverso chat e piattaforme social. “Riteniamo più che mai urgente stabilire regole severe contro cyberbullismo e incitazione all’odio sulle varie piattaforme, e studiare reati specifici che prevedano pene pesanti per chi induce altri al suicidio ricorrendo alla violenza sui social o all’incitamento online”.
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