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Nuovi attacchi israeliani a Gaza, decine di morti. Intercettato missile Houthi contro Tel Aviv

Israele ha ripreso a colpire pesantemente tutta Gaza, mandando in frantumi il cessate il fuoco che aveva fermato la guerra e facilitato il rilascio di più di due dozzine di ostaggi. Nella notte tra il 19 e il 20 marzo gli attacchi israeliani hanno ucciso decine di palestinesi a Gaza. Secondo quanto riferito da fonti mediche, i raid dell’Idf israeliani hanno colpito case nelle città di Khan Younis e Rafah, nel sud di Gaza, e nella città settentrionale di Beit Lahiya. Israele ha attribuito la responsabilità dei nuovi combattimenti ad Hamas perché il gruppo militante ha rifiutato una proposta sostenuta da Israele che si discostava dal loro accordo. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, negli attacchi degli ultimi giorni sono rimasti uccisi più di 400 palestinesi, soprattutto donne e bambini.

Sirene d’allarme a Tel Aviv, Missile Houthi contro aeroporto

Non sono stati segnalati lanci di razzi o altri attacchi da parte di Hamas, mentre sono ripresi gli attacchi diretti dei ribelli Houthi al territorio di Israele. Il movimento yemenita ha rivendicato la responsabilità del lancio, affermando che l’obiettivo era colpire l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato poco dopo l’attivazione delle sirene nel centro di Israele di avere intercettato il missile al di fuori del territorio dello Stato ebraico.

Un portavoce degli Houthi ha detto che il missile lanciato in risposta alla ripresa dei combattimenti di Israele a Gaza, “ha raggiunto con successo il suo obiettivo”. “Le forze armate yemenite hanno condotto un’operazione militare di qualità prendendo di mira l’aeroporto Ben Gurion nella regione occupata di Jaffa con un missile balistico ipersonico Palestine 2. Questa operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo, grazie ad Allah”, ha detto un portavoce degli Houthi citato da Haaretz in forma anonima.

Il portavoce ha aggiunto che in seguito agli attacchi dell’amministrazione Trump in Yemen negli ultimi cinque giorni, il gruppo ha “intensificato i suoi attacchi alle navi da guerra nemiche nel Mar Rosso”. “Le forze armate continueranno, affidandosi ad Allah, a impedire la navigazione israeliana e a sostenere il nostro popolo a Gaza finché l’aggressione non cesserà e l’assedio al popolo palestinese nella Striscia di Gaza non verrà revocato”, ha aggiunto.

Truppe israeliani riprendono il controllo del corridorio Netzarim

Non si ferma intanto il movimento di truppe israeliano diretto a riprendere il controllo della Striscia di Gaza dopo lo stop della tregua con Hamas. Le truppe dell’Idf hanno ripreso parte del corridoio che divide Gaza, e il ministro della Difesa israeliano ha avvertito che gli attacchi si intensificheranno fino a quando Hamas non libererà decine di ostaggi e rinuncerà al controllo del territorio. L’esercito ha dichiarato di aver ripreso parte del corridoio di Netzarim che divide il nord di Gaza dal sud. In precedenza si erano ritirati dall’area come parte di un cessate il fuoco iniziato a gennaio. La tregua è stata infranta martedì 18 marzo da attacchi aerei israeliani che, secondo il ministero della Sanità di Gaza, hanno ucciso più di 400 palestinesi, soprattutto donne e bambini.


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