«Niente parcheggi e incubo degrado»
ANCONA «La situazione è sempre più insostenibile». La voce è quella dei residenti di via Montebello e dintorni, a due passi da corso Garibaldi. Su di loro si è abbattuta la scure del fallimento della Cap Costruzioni, l’impresa che nel 2021 aveva rilevato l’ex istituto tecnico Benvenuto Stracca con l’obiettivo di costruirci un condominio di lusso.
La liquidazione
Una notizia, quella della liquidazione giudiziale, arrivata dopo mesi di agonia per un cantiere praticamente fermo dallo scorso ottobre, quando il costruttore Stefano Ascoli annunciò al Corriere Adriatico la sua volontà di fermarsi per difficoltà economiche. Da allora, più volte si è cercato un compratore che potesse portare avanti l’opera ma non si è mai riusciti a trovarlo. Tanto che il cantiere entrerà ora nel circuito delle aste giudiziali, per rimanervi chissà quanto tempo. Nel frattempo, in città resta uno squarcio gigante nel tessuto urbano.
I problemi
«Stiamo patendo le pene dell’inferno» dice Tonino Vento, un residente di via Curtatone – alle spalle del cantiere di via Montebello. I lavori, infatti, si sono mangiati diversi posti auto e il posizionamento di una gru di 40 metri d’altezza ha costretto a un cambio di viabilità piuttosto spinto lungo via Montebello. Situazioni, queste due, che vanno avanti dal 2022, quando sono terminati i lavori di demolizione della vecchia scuola e sono partiti quelli per le fondamenta del condominio da 54 appartamenti di lusso. La carenza di parcheggi, ad esempio, pesa come un macigno sulle vite di chi abita il quartiere. «Siamo stanchi, io non possono arrivare a casa la sera e perdere ore a girare il centro per trovare un posto, magari dovendo lasciare l’auto in un punto più vicino a Canicattì che ad Ancona» commenta sarcastico il signor Gianfranco Pantile, un residente.
Dei park riservati ai residenti, va detto, già ci sono. Ma non bastano, oltre ad essere invase di auto che vi sostano senza titolo. «Abbiamo chiesto più volte l’istituzione di altri stalli per i residenti ma l’amministrazione ha sempre fatto orecchie da mercante» riferisce Patrizia Santoncini, presidente del Ctp 1. «Si sta cominciando a creare una vera e propria guerra dei posti, ci sono sempre più dissapori tra gli stessi residenti di vie limitrofe» è la testimonianza di Mario Barca, titolare della tabaccheria di via Montebello.
La viabilità
È il tabaccaio a parlare del cambio di viabilità, del senso unico nel tratto finale della via necessario a far stazionare una gru ormai inutilizzata. «Ci ha sempre danneggiato parecchio ma almeno prima c’era la prospettiva di un miglioramento del quartiere e si stringevano i denti» spiega. «Le persone hanno cambiato abitudini, e quindi anche giro di negozi» fa notare il tabaccaio.
Tanto che «ci sono diverse attività in zona che stanno pensando di chiudere». Barca arriva a dire: «Questa viabilità tiene in scacco 3 quartieri». «La priorità deve essere quella di rimuovere quella gru per ripristinare la normale circolazione» rilancia la presidente del Ctp 1 Santoncini.
Le prospettive
E poi? Quale destino per il cantiere abbandonato? «Qualcuno lo comprerà? Sono abbastanza scettico» confessa il tabaccaio Barca. «Il fallimento lascia presagire l’abbandono dell’area per chissà quanto tempo» si aggiunge Lidia Mangani, componente del Ctp 1 e residente in via Redipuglia. «Non saranno le reti a impedire che qualcuno si intrufoli nel cantiere di notte» è il timore del tabaccaio Barca. C’è una proposta. «Visto che i garage sono già stati costruiti, il Comune li rilevi e ci faccia parcheggi per i residenti e una piccola piazza» suggerisce la residente Mangani. «Arrivati a questo punto, noi residenti cosa possiamo fare se non andarcene?» si domanda il signor Vento. E risposte da dare, purtroppo, ora non ce ne sono.