Società

Nel Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere arriva finalmente Tom Bombadil: l’anteprima

Tom Bombadil è stato finalmente invitato a partecipare a uno dei lunghi e tortuosi viaggi attraverso la Terra di Mezzo. Personaggio mistico, tra le figure più stravaganti dell’opera di J. R. R. Tolkien Il Signore degli Anelli, è un uomo dei boschi con una presenza eterea e un’inclinazione per le canzoni senza senso e i vestiti dai colori vivaci, che aiuta a salvare gli Hobbit dal pericolo all’inizio del primo libro, La Compagnia dell’Anello. Per quanto non passi certo inosservato, il suo nome potrebbe risultare sconosciuto a chiunque non abbia letto i romanzi, dato che le due principali rivisitazioni cinematografiche – l’opera animata di Ralph Bakshi del 1978 e la trilogia live-action di Peter Jackson, premiata con l’Oscar – lo hanno completamente tagliato fuori dalla narrazione. Ora il vecchio Tom, come viene chiamato nei libri, ha finalmente il suo momento di gloria.

Gli anelli del potere, la serie di Amazon Prime Video basata sull’antica storia del regno fantastico di Tolkien, romperà questa tradizione di esclusione e presenterà finalmente Tom Bombadil, con le sue canzoni allegre e il suo guardaroba sgargiante, quando la seconda stagione inizierà il 29 agosto. Nei libri di Tolkien, Bombadil è descritto come «più vecchio del vecchio», un’entità benevola che ha iniziato a vivere all’incirca nel momento in cui è iniziata tutta la vita. Quindi, la sua esistenza in quest’epoca che precede di migliaia di anni gli eventi del Signore degli Anelli, rientra nel canone stabilito dall’autore. In una lettera del 1937 al suo editore, in vista di un possibile seguito di Hobbit, Tolkien descrisse Bombadil come «lo spirito della campagna di Oxford e del Berkshire (che sta scomparendo)». L’autore si oppose all’idea di aver scritto un’allegoria, ma è chiaro che vedeva Bombadil come la personificazione della natura, ambivalente nell’interferire con il mondo circostante. Questo ha lasciato agli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay il compito di capire esattamente come potrebbe comparire nella loro serie e perché.

«Se non è stato presente negli adattamenti precedenti, è perché in un certo senso è una sorta di personaggio anti-drammatico», spiega Payne a Vanity Fair in occasione di questa esclusiva. «È un personaggio che non ha un programma particolarmente forte. Osserva il dramma, ma resta perlopiù in disparte. Nella Compagnia dell’Anello, i personaggi lo incontrano e si trattengono con lui per un po’, mentre Tom elargisce loro alcune conoscenze», aggiunge McKay. «Conoscenze che tuttavia non sono particolarmente rilevanti per qualsiasi cosa stiano facendo o stiano per fare».

Image may contain Beard Face Head Person Clothing Hat Adult Photography Portrait and Fashion

Il distintivo copricapo e l’abito di Rory Kinnear negli Anelli del Potere, creati dal costumista Luca Mosca, sono stati ispirati direttamente dalle descrizioni di J.R.R. Tolkien di Tom Bombadil.

Ross Ferguson / Prime Video

Bombadil compare per la prima volta quando gli Hobbit si imbattono nel Vecchio Salice, un albero arrabbiato della Vecchia Foresta che inghiotte Merry e Pipino nelle pieghe della sua corteccia. Bombadil intona una canzone che placa il germoglio selvaggio e lo induce a liberare i mezziuomini. Dopo un breve soggiorno con lui e sua moglie Goldberry, i piccoli partono. In seguito, vengono nuovamente salvati da Bombadil quando vengono catturati da spiriti maligni noti come Spettri dei Tumuli, che li sequestrano in un antico cimitero.

«Può essere una forza per il bene, ma è difficile da integrare in modo drammatico perché non ha un programma. Non porta avanti niente e non spinge le persone a raggiungere un fine particolare», dice Payne.

Lo stesso Tolkien non era sicuro dello scopo del personaggio e disse di aver mantenuto Bombadil nella storia anche se non aveva uno scopo chiaro all’interno della trama: «Tom Bombadil non è una persona importante per la narrazione», scrisse Tolkien in una lettera del 1954 al suo correttore di bozze per Il Signore degli Anelli. «Suppongo che abbia una certa importanza come “commento”. Voglio dire, non è così che scrivo davvero… Rappresenta qualcosa che percepisco come importante, anche se non sarei disposto ad analizzare con precisione questo sentimento».

Secondo un lettore Tom Bombadil poteva essere una controfigura di Dio stesso. A questa ipotesi Tolkien rispose in un’altra lettera del 1954: «Penso davvero che tu sia troppo serio, oltre a non cogliere il punto». Soprattutto, Tolkien non era disposto a pensare troppo al vecchio Tom.

Il mistero che lo circondava e la sua passività rendevano il personaggio ancora più intrigante per gli showrunner, che lo hanno trasformato in un enigma narrativo da risolvere: «Non ha una chiara funzione drammatica che giustifichi la sua inclusione in un adattamento cinematografico grandioso. È stravagante e magico, quasi al limite del ridicolo. Ma possiede anche la saggezza dei tempi, la musica delle sfere e pozzi emotivi che affondano nella storia antica e nel mito, e la sua concezione e funzione sono legate ai miti scandinavi e legami profondi con le fiabe europee», dice McKay. «Quindi, paradossalmente, è al tempo stesso la cosa più da Signore degli Anelli nel Signore degli Anelli, e anche la prima che taglieresti se dovessi adattarlo come film. Noi, però, abbiamo il vantaggio di una serie televisiva, e quindi troveremo il modo per attingere a questo aspetto».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »