‘Ndrangheta, in Calabria piano da 44 milioni per il riuso dei beni confiscati
Uno stanziamento di oltre 44 milioni, provenienti dai fondi europei e dai fondi Fsc, per finanziare 32 progetti con il coinvolgimento di 27 Comuni. Sono questi i dati più significativi del Piano regionale sui beni confiscati approvato dalla Giunta calabrese guidata dal presidente Occhiuto su proposta del vicepresidente Filippo Pietropaolo. A illustrare i risultati del piano in una conferenza stampa nella sede della Regione, a Catanzaro, il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, che ha la delega nazionale alla gestione dei beni confiscati alla mafia, Occhiuto e Pietropaolo.
Ferro ha fatto il punto su un piano anche più generale esprimendo «soddisfazione per quanto messo in campo e per i risultati di una delega che ho fortemente voluto, una delega che ha visto nell’ultimo anno il 46 per cento in più di assegnazioni ai beni confiscati agli enti locali, beni che diventano presìdi importanti per la sicurezza, per la legalità, per il sociale. Questa è una grande sfida alla quale abbiamo affiancato ovviamente anche una sfida culturale con una mostra che ha toccato Roma e Milano e arriverà a Reggio Calabria. Un impegno che ha anche la simbologia importante di uno Stato che è più forte delle mafie e restituisce ai cittadini sani e onesti ciò che è stato tolto».
Ferro si è detta «felicissima per l’operato della Regione Calabria, del presidente Occhiuto che ha accettato la mia proposta di inserire questa delega che è stata affidata al vicepresidente Pietropaolo e con il primo protocollo siglato con l’Agenzia nazionale: la Calabria è stata la prima Regione a siglarlo, mettendo in campo azioni di affidamento e di affiancamento ai Comuni, di demolizione e quindi anche di salvaguardia dell’ambiente. Quindi avanti tutta: sono certa – ha rimarcato il sottosegretario all’Interno – che i Comuni calabresi daranno un segnale molto forte dimostrando da quale parte stare e ci daranno le giuste gratificazioni».
«Credo – ha detto a sua volta Occhiuto – che abbiamo dimostrato una determinazione che in passato non c’era nell’utilizzo dei beni confiscati, in più occasioni ce l’ha riconosciuto il ministero dell’Interno. Con questo Piano facciamo un notevole investimento e lo facciamo avendo modificato le regole e prevedendo accordi con le amministrazioni locali in maniera tale da rendere più veloce la spesa all’utilizzo di queste risorse». A concludere l’intervento di Pietropaolo. «Abbiamo realizzato – ha detto – una manifestazione di interesse rivolta ai 145 Comuni che hanno beni confiscati già assegnati dall’Agenzia nazionale invitandoli a presentare dei progetti e indicando dei criteri, hanno partecipato poco più della metà, e quindi abbiamo selezionato i progetti ritenuti validi. La Regione ha stanziato tra Pr Calabria e Fsc 44 milioni: di questi 44 milioni la gran parte sono già impegnati con questi progetti. Abbiamo poi da parte 18 milioni per finanziare la gestione: è la prima volta che si dà un contributo, un sostegno alle iniziative che si attuano, stiamo parlando di iniziative sociali, del terzo settore, che alle quali diamo un contributo per la gestione per i primi tre anni».
Pietropaolo ha rivendicato il fatto che «l’amministrazione regionale ha cambiato completamente registro rispetto al passato per superare le criticità con riferimento ai criteri di attivazione delle iniziative e anche dalla gestione dei fondi».
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