Morten Harket, frontman degli a-ha, rivela di avere il morbo di Parkinson

Morten Harket, frontman dei leggendari a-ha, gruppo pop norvegese, ha rivelato di aver ricevuto di convivere con il morbo di Parkinson. Notizia che ovviamente colpisce e rattrista tutti i fan della band che ha appena festeggiato i 40 anni dell’esordio “Hunting High and Low”.
Harket, 65 anni, ha rivelato la sua malattia in un’intervista con Jan Omdahl, biografo degli a-ha, pubblicatasul sito web della band. Come riferisce Omdahl, Harket è stato sottoposto a un intervento chirurgico avanzato nel 2024, durante il quale gli sono stati impiantati degli elettrodi in profondità nel cervello. Questi sono collegati a un dispositivo simile a un pacemaker posizionato sotto la pelle della parte superiore del torace, che invia impulsi elettrici per aiutare a regolare l’attività cerebrale. In combinazione con i farmaci, il dispositivo ha contribuito a ridurre i sintomi associati al morbo di Parkinson.
“I problemi con la mia voce sono uno dei tanti motivi di incertezza sul mio futuro creativo“, dice però il leader della band norvegese.
Questo perché la voce di Morten ha sempre richiesto grande sforzo ed energia e non è chiaro se ora le risorse fisiche del cantante possono permettere di avere le capacità per sostenere la sua voce.
Anche con tale trattamento, la malattia continua a influire regolarmente sul sonno e sui livelli di energia di Harket e ovviamente sulla sua voce. “Non ho voglia di cantare, e per me questo è un segnale“, ha detto Harket a Omdahl. “Sono di mentalità aperta su ciò che penso possa funzionare; non mi aspetto di riuscire a ottenere il pieno controllo tecnico. La domanda è se riesco a esprimermi con la mia voce. Allo stato attuale, è fuori discussione. Ma non so se riuscirò a farlo in futuro“.
“Quando regoliamo le frequenze e la direzione degli elettrodi, siamo in grado di influenzare anche la regione della voce, ma non siamo ancora in grado di controllarla“, ha aggiunto. “Il problema della voce si manifesta soprattutto quando assumo integratori di dopamina. Se non prendo la dopamina, la mia voce si stabilizza, ma poi i sintomi generali sottostanti diventano più pronunciati“.
Harket mantiene comunque un atteggiamento positivo. “Non ho alcun problema ad accettare la diagnosi. Con il tempo ho fatto mio l’atteggiamento di mio padre novantaquattrenne nei confronti del modo in cui l’organismo si arrende gradualmente: ‘Uso tutto ciò che funziona’“.
Il pensiero va ai fan, che sicuramente saranno scossi e preoccopati: “Non preoccupatevi per me. Scoprite chi volete essere, un processo che può essere nuovo ogni giorno. Siate buoni servitori della natura, la base stessa della nostra esistenza, e prendetevi cura dell’ambiente finché è ancora possibile farlo. Impegnate le vostre energie e i vostri sforzi per affrontare i problemi reali e sappiate che qualcuno si sta prendendo cura di me“.
Ovviamente ci si chiede se la musica, e il mondo della musica riguarderanno ancora il leader degli a-ha che ha risposto così: “Da alcuni anni sto lavorando a canzoni in cui credo molto e sento che i testi, in particolare, hanno qualcosa di diverso da me. Non so se riuscirò a finirle per pubblicarle. Il tempo dirà se ce la faranno. Mi piace molto l’idea di provarci, come malato di Parkinson e come artista, con qualcosa di completamente fuori dagli schemi. Dipende tutto da me, devo solo togliermi questo peso di dosso“.
In bocca al lupo Morten!
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