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Mondiale per Club 2025, cinque talenti da seguire

Nuovo format, 32 squadre, gironi da quattro, squadre da ogni parte del mondo e… tanti giovani! C’è molta curiosità sul Mondiale per Club 2025 che sta per cominciare. Una competizione ancora indecifrabile, in estate, della durata di circa un mese e con diverse squadre interessanti. Ma ad oggi ciò che maggiormente incuriosisce è la forte presenza di giovani talenti emergenti, sia in Europa che negli altri continenti. E se gente come Désiré Doué, Bradley Barcola e Warren Zaïre-Emery del PSG o Endrick e Arda Guler del Real Madrid sono già nomi noti ai più, ce ne sono altri ancora poco conosciuti o comunque “di nicchia”. Ecco cinque nomi da tenere d’occhio durante la competizione.

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Classe 2007, esterno agile, veloce e tecnico. Per darvi un’idea (e puntualizziamo: non è un paragone), ha caratteristiche “alla Messi”. Estêvão giocherà con il Palmeiras, ma già da un anno è stato acquistato dal Chelsea per 56 milioni di sterline (circa 70 milioni di euro). Lascerà il Palmeiras, club dove è cresciuto, proprio giocando al Mondiale per Club le sue ultime partite. Mancino naturale, ama partire da destra per accentrarsi e poi inventare. I suoi video – nel momento in cui è stato acquistato dal Chelsea – sono subito andati virali. Ma i video – si sa – sono altra cosa rispetto alla realtà quando si parla di calciatori: al Mondiale avrà l’occasione di farsi conoscere dal mondo intero. Una chicca: ha chiuso la stagione in Brasile – da aprile a dicembre 2024 – con 13 gol e 9 assist in 31 presenze. Superato anche Neymar: è l’U17 più prolifico di sempre nel campionato brasiliano.

Joane Gadou (Salisburgo)

Dal Brasile alla Francia. In questi speciali è facile trovare giocatori fantasiosi, offensivi, tecnici (come altri ne nomineremo dopo), ma un posto se l’è guadagnato anche Joane Gadou. Nato nel 2007, è un difensore centrale che gioca nel Salisburgo. Titolare nel club del gruppo Redbull, ha giocato già 21 partite in Serie A austriaca quest’anno. 195 cm, grande fisicità e atletismo, ma soprattutto buona tecnica di base. Ciò gli consente di uscire palla al piede con eleganza e impostare da dietro. Gadou è cresciuto nelle giovanili del PSG, dove ha giocato nelle varie selezioni fino all’U19. Un suo ex allenatore nell’Under 17 del PSG lo ha descritto come una “forza della natura”. Su di lui ci sono già gli occhi di tante big europee.

Franco Mastantuono (River Plate)

Di sicuro non è un nome che vi suona nuovo. E l’avrete già sentito perché è stato appena acquistato dal Real Madrid per 63,2 milioni di euro. Franco Mastantuono, classe 2007, è uno di quei calciatori che ti fa innamorare al primo tocco di palla. Trequartista, mezzala, esterno: può giocare ovunque proprio perché dotato di una tecnica così pura che negli ultimi 30 metri è sempre capace di inventare una giocata. Più giovane marcatore della storia del River Plate, più giovane esordiente in gare ufficiali nella nazionale argentina (17 anni, 9 mesi e 22 giorni, nell’ultima sfida contro il Cile. Bastano? No? E allora andate a guardare il gol segnato su punizione in River-Boca di aprile. A dimostrazione che anche la personalità non manca.

Rodrigo Mora (Porto)

Torniamo in Europa, in Portogallo. Altro 2007, ma a differenza degli altri già citati, si è già messo in mostra all’Europa intera con la maglia del Porto. Parliamo di Rodrigo Mora. 10 gol e 4 assist nell’ultimo campionato portoghese, è diventato il più giovane esordiente nella storia del calcio professionistico portoghese, giocando la sua prima partita con la squadra B del Porto all’età di 15 anni e 255 giorni. La tipologia di calciatore è di quelle che incantano gli occhi degli appassionati di calcio: brevilineo, palla incollata al piede e ultimo passaggio illuminante. Non a caso il PSG gli ha messo gli occhi addosso. In Portogallo lo chiamano el nuevo Modric”: il paragone è importante.

Samu Omorodion (Porto)

Nella lista è il più grande ma non il più conosciuto. È un classe 2004 e anche lui – come Rodrigo Mora – gioca nel Porto. 19 gol in 30 partite di campionato, 6 in Europa League, è un attaccante molto fisico (193 cm), veloce negli spazi grazie alle sue lunghe leve. Per stile di gioco somiglia a Osimhen, ma deve ancora affinarsi tecnicamente per fare la differenza anche in campo internazionale. Nazionalità spagnola, nel 2024 ha vinto le Olimpiadi con la selezione iberica segnando un solo gol. Il suo idolo – per caratteristiche tecniche e personalità – ha dichiarato essere Samuel Eto’o.


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