Cultura

Men I Trust – Equus Asinus

Belle sorprese dal pianeta Men I Trust, la band di Montreal infatti ha in programma di pubblicare non uno ma ben due album questa primavera: “Equus Asinus” uscito lo scorso marzo e “Equus Caballus”. Raccolte di canzoni dotate di una diversa anima ed energia che anticipano un lungo tour nordamericano ed europeo.

Credit: Bandcamp

Emmanuelle Proulx, Jessy Caron e Dragos Chiriac hanno dimostrato in dieci anni di carriera di saper padroneggiare con grazia e leggiadria sonorità indie pop a cui si dedicano anche in questi quattordici brani, dall’indole fortemente melodica. Armonie delicate, che sanno ammaliare tra chitarre acustiche e atmosfere soffuse, diverse rispetto al sound ritmato e versatile del precedente “Untourable Album”, più vicine ad alcuni momenti di “Oncle Jazz”del 2019.

E’ la dolce voce di Emmanuelle Proulx a dettare il ritmo in “I Come With Mud” e “All My Candles”, nella nostalgica “Bethlehem” e nell’intensa “Frost Bite”, in “Heavenly Flow” o  “The Landkeeper” uno dei brani più eleganti. Ci sono echi dell’Adrianne Lenker solista in “Purple Box”, una raffinatezza notevole in “Paul’s Theme” mentre “Girl” singolo del 2022 ha un nuovo arrangiamento che ne mette in risalto l’indole sexy e noir.

Un anno particolarmente ricco e prolifico dunque per i Men I Trust che con “Equus Asinus” regalano canzoni intimiste, malinconiche, sognanti mantenendo alta la qualità anche nel finale con “Burrow”, “Unlike Anything”, “I Don’t Like Music”, le tastiere di “Moon 2″ e il piano jazz di “What Matters Most”. Un album delizioso da ascoltare con la dovuta calma e attenzione, lontano dalle richieste pressanti di streaming, playlist di giornata e classifiche.


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