Trentino Alto Adige/Suedtirol

Medici Asl, corsa al patentino: 5 mila euro per lezioni all’estero  – Bolzano



BOLZANO. Corsi di lingua interni, corsi esterni, soggiorni all’estero con un rimborso spese in quest’ultimo caso fino a 5 mila euro; esami di certificazione linguistica per i livelli B2 e C1 organizzati dall’Asl con enti internazionalmente riconosciuti. Ore di lezione considerate come ore di lavoro. Corsi di base interni (A1) intensivi di un mese fino ad un massimo di otto ore di lezione al giorno. Durante il corso non è possibile lavorare, se non in casi di emergenza che si dovessero verificare all’interno del reparto.

Le linee guida

L’Asl ha pubblicato, in questi giorni, sull’albo pretorio le nuove linee guida – verranno inviate nei prossimi giorni a tutti i 10 mila dipendenti – con cui si definiscono nel dettaglio le iniziative a sostegno del bilinguismo, finalizzate al conseguimento delle certificazioni. Condizione indispensabile, per vedersi rinnovare il contratto a tempo determinato alla scadenza dei tre anni che, a quel punto, diventa a tempo indeterminato.

Si calcola – il dato è aggiornato all’inizio dell’anno – che siano circa 400 medici e infermieri assunti dall’Asl senza l’attestato richiesto dallo Statuto di autonomia. Ma la loro presenza è considerata indispensabile, per far funzionare la sanità che già così fa fatica a garantire i servizi.

Per questo, a suo tempo, si era cercato di venire incontro ai sanitari senza certificazione, concedendo più tempo, per imparare la seconda lingua.

Era stata introdotta la possibilità di prorogare il contratto a tempo determinato di due anni (in tutto cinque).

Ma la normativa europea, recepita anche a livello nazionale, prevede che i contratti a tempo determinato non possano essere rinnovati per più di tre anni. Di qui, l’improvvisa frenata che, all’inizio di quest’anno, aveva provocato la protesta dei sindacati per la situazione di grave incertezza causata a medici e infermieri, che pensavano di avere a disposizione cinque anni di tempo per ottenere la certificazione linguistica, e invece ne hanno solo tre.

I sindacati

«Finalmente – il commento di Edoardo Bonsante, segretario dell’Anaao – si fa chiarezza. Adesso chi arriva almeno sa quali sono le iniziative promosse dall’Asl per consentirgli di imparare l’altra lingua, nell’arco di tre anni. Lo avevamo chiesto noi, per venire incontro ai colleghi».

Positivo anche il commento di Ivano Simioni, segretario del sindacato ospedaliero Bsk: «Anche l’Asl si sta adeguando a quello che avviene all’estero, dove per fronteggiare la carenza di sanitari, si fanno ponti d’oro a chi arriva da altri Paesi e si garantiscono una serie di sostegni per favorire l’apprendimento della lingua. È chiaro che se uno lavora, non è facile trovare il tempo per studiare; se poi si porta qui anche la famiglia, diventa ancora più complicato. L’Asl, nelle nuove linee guida, ha previsto di riconoscere almeno un certo numero di ore per frequentare i corsi. Ciò però provocherà qualche problema nei reparti, sempre alle prese con la carenza di personale. Del resto, non ci sono alternative. Se vogliamo che rimangano qui i colleghi che arrivano da fuori, vanno aiutati anche nel percorso di apprendimento linguistico».

 




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »