Mattarella a Torino cita papa Leone: “I tempi li costruiamo noi”
Pace, giustizia sociale, salari giusti. E un omaggio a Torino, città che molte volte ha visitato nei suoi anni da presidente. Sergio Mattarella apre così la sua visita sotto la Mole, inaugurando l’anno accademico dei master dell’Ilo, il polo formativo dell’Onu, giunto al suo 60º anno.
“Non ci potrebbe essere sede più adatta di Torino per ospitare il campus, una città storicamente legata a una tradizione di lavoro e di progresso”, dice nel corso di un discorso in cui cita una frase di Sant’Agostino usata da papa Leone XIII: “I tempi siamo noi e vi troviamo quello che vi costruiamo direttamente noi”.
Il la alle sue parole lo fornisce il benvenuto cantato dai bambini del Sermig, che lo accolgono intonando l’inno nazionale. Sottolineato da Stefano Lo Russo, che rompe per un attimo il cerimoniale con una battuta sullo Ius Scholae mentre sta salendo sul palco per il suo intervento.
“Bello sentire l’inno nazionale cantato da questi bambini, guardare il colore della loro pelle e pensare che cantano davanti al Presidente della Repubblica l’inno di questo Paese. Pensiamoci a questa cosa”, osserva scusandosi per il fuori programma.
Mattarella è stato accolto nel cortile del padiglione Africa del campus, dove ha incontrato i dipendenti e i ragazzi dei corsi della Turin School of Development – organizzati insieme a Università, Politecnico e Compagnia di San Paolo – che lo hanno salutato con un grande striscione e la scritta “Grazie Presidente”.

Poi il momento istituzionale: i discorsi del presidente Alberto Cirio, di Lo Russo, dei rettori Stefano Corgnati e Stefano Geuna, del direttore del centro Christophe Perrin, la rappresentante degli studenti Jumana Risheq.
“Non può esservi pace duratura senza salari equi, senza protezione sociale, senza rispetto della libertà sindacale – è il messaggio del Capo dello Stato –. La Costituzione italiana delinea con chiarezza un modello di società in cui il lavoro è al tempo stesso fondamento della Repubblica, strumento di realizzazione personale e leva, appunto, di giustizia sociale”.
C’è un riferimento anche alle migrazioni: “che spesso vedono appunto nel mancato accesso al lavoro degno la loro prima e più autentica spiegazione”. Poi ancora un riconoscimento alla città: “Il campus di Torino è frutto di un progetto condiviso, partecipano l’eccellenza del mondo accademico, quello italiano ma non soltanto, le principali realtà del territorio e i ministeri. Anche da questo punto di vista Torino è un bell’esempio di quanto collaborazione e dialogo siano straordinari moltiplicatori di progresso”.
Mattarella si è poi recato in Prefettura per la consegna della medaglia d’oro al valore civile alla Città di Rivoli, quindi nel pomeriggio sarà alla Reggia di Venaria dove terrà un incontro privato con il mondo accademico e scientifico e parteciperà all’inaugurazione del 240° anno accademico dell’Accademia di Agricoltura di Torino.
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