Matt Bellamy scatenato con una 8 corde: nuovo sound, nuovo brano per i Muse
Bellamy imbraccia una 8 corde per Unravelling: nuova direzione sonora per i Muse tra groove pesanti e sperimentazione estrema.
Un nuovo brano inedito, una chitarra mai vista e un live che ha fatto tremare il palco: Matt Bellamy ha deciso di affondare nel lato più oscuro del suono Muse. L’occasione? Il debutto dal vivo del brano Unravelling, ancora inedito, ma già anticipato da un’imponente scarica di riff distorti su una chitarra 8 corde completamente fuori dagli schemi.
Il debutto di Unravelling
Durante il concerto del 12 giugno a Helsinki, i Muse hanno sorpreso il pubblico con l’esecuzione di un nuovo brano, il cui titolo era già trapelato da qualche teaser sui social: Unravelling. Ma a rubare la scena è stata soprattutto una chitarra inedita dalle caratteristiche estreme, imbracciata da Bellamy con l’entusiasmo di chi ha appena aperto un nuovo capitolo espressivo.
Il pezzo si muove su territori più cupi rispetto alle produzioni recenti del gruppo. Bellamy alterna dinamiche di luce e ombra con grande sapienza, sfruttando l’estensione verso il basso offerta dallo strumento: strofe tese e intricate, esplosioni di potenza nel ritornello, e un bridge martellante che sfocia in un finale mid-tempo.
Una 8 corde personalizzata
Non è una chitarra qualsiasi quella che ha accompagnato Bellamy in questa nuova avventura sonora. Si tratta di una Manson Oryx costruita su misura, finitura viola lucida, manico avvitato con finitura gloss, nessun segnatasto sulla tastiera per un look pulito e minimale. Le meccaniche seguono una configurazione 5+3, un dettaglio raro ma funzionale su strumenti a otto corde.
Esteticamente eccentrica ma al tempo stesso solida nelle fondamenta, questa Oryx sembra unire lo spirito sperimentale alla concretezza esecutiva, una filosofia ormai radicata nella visione del brand. E Bellamy, da buon socio di maggioranza di Manson Guitar Works dal 2019, ha avuto senz’altro un ruolo cruciale nella sua ideazione.
Nel teaser pubblicato su Instagram, il frontman ha scritto semplicemente: “It’s time.” Una dichiarazione che suona più come un annuncio di guerra che un semplice lancio promozionale.
I Muse non sono del tutto nuovi all’uso di accordature ribassate ed estensioni sonore insolite. Già nel 2001, “Citizen Erased” si avventurava in drop A, mentre pezzi come “The Globalist” e “Kill or Be Killed” flirtavano con registri bassi e distorsioni ruvide. Tuttavia, mai prima d’ora Bellamy aveva impugnato una vera 8 corde, scelta più tipica di band prog-metal o djent.
La filosofia dietro le chitarre Manson
Il nuovo strumento di Bellamy è solo l’ultima manifestazione di un percorso progettuale che ha visto Manson Guitar Works esplorare soluzioni sempre più audaci, senza perdere di vista l’usabilità sul palco. “È proprio lo strumento a far crollare tutto,” ha dichiarato tempo fa Adrian Ashton, co-proprietario del marchio. “Noi partiamo sempre da un principio: anche la chitarra più folle deve restare prima di tutto una grande chitarra.”
Un principio che ha già dato vita a modelli dotati di Fuzz Factory integrato, pickup Sustainiac, finiture eccentriche e una linea M-Series che ha trovato il suo culmine nel recente modello Verona, progettato per coniugare suoni vintage e moderna espressività.