Liguria

Marassi, l’associazione ambientalista: “Taglio dei pini illegittimo, dal Comune nessuna risposta”


Genova. Il taglio dei pini nel cantiere dell’ex asilo Camoscio a Marassi sarebbe illegittimo perché in violazione delle norme vigenti. Lo sostiene l’associazione Gaia Animali e Ambiente che la scorsa settimana aveva chiesto chiarimenti agli uffici competenti del Comune e oggi denuncia: “Dopo sette giorni dal ricevimento delle pec nessun ufficio ha fornito risposte, neppure l’ufficio tutela animali, fatto che si ritiene scandaloso”.

A occuparsi dell’abbattimento, una decina di giorni fa, erano stati gli operai di una ditta incaricata nell’ambito dei lavori di demolizione e ricostruzione del polo scolastico per l’infanzia. Secondo i carabinieri forestali intervenuti – riporta l’associazione – la ditta che effettua i lavori avrebbe l’autorizzazione del Comune di Genova, stazione appaltante.

Ma proprio l’autorizzazione viene ritenuta illegittima dall’associazione in base al regolamento comunale per la tutela degli animali che all’articolo 41 recita: “L’abbattimento e la potatura dei singoli esemplari di alberi con presenza di nidiacei è vietata, sia ad opera di soggetti pubblici sia privati, nel periodo che va da inizio marzo a tutto luglio, salvo che per interventi a tutela di incolumità pubblica o per esigenze fitosanitarie non rinviabili”. L’ex presidente Guidi aveva dichiarato in un commento su Facebook: “Era indispensabile diradare le piante che presentavano stati di decomposizione e inclinazioni parecchio accentuate creando una zona di rischio al passaggio di persone e veicoli”.

Gaia Animali e Ambiente cita poi altre norme: la direttiva europea 79/409 all’articolo 5 vieta espressamente di distruggere o danneggiare i nidi, la legge 157/92 all’articolo 21 vieta di “distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova”. In caso l’azione di distruzione del nido sia causa della morte di uno o più animali il reato si aggrava, diventando un’uccisione ingiustificata punita dall’articolo 544 ter del codice penale, e trattandosi di patrimonio dello Stato il danneggiamento può essere punito anche dall’articolo 635 del codice penale.

“Poiché alberi di tali dimensioni e con chioma abbondante hanno un’alta probabilità, soprattutto in questo periodo, di contenere nidi e nascite di uccelli, e non risulta che qualcuno abbia verificato – proseguono gli attivisti – sono stati invitati, tramite pec, gli uffici competenti e il Municipio Bassa Valbisagno a dare seguito alla nostra richiesta, in autotutela, con celerità ove scongiurare ulteriori tagli”.

Gaia Animali e Ambiente rimane fiduciosa di ricevere doverose risposte ed auspica che con la nuova amministrazione si apra un nuovo corso nella gestione del verde pubblico e la tutela degli animali”, conclude l’associazione.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »