«Mangia tutte e 7 le pasticche e basta. Vai, ammazzati»: le frasi choc della chat di Prospero
di Enzo Beretta
«Mangia tutte e 7 le pasticche e basta. Ce la puoi fare. Vai, ammazzati». Sono alcune delle frasi choc rinvenute dalla polizia postale nella chat Telegram attraverso la quale si scambiavano messaggi Andrea Prospero, il 19enne studente universitario trovato morto in una stanza presa in affitto a Perugia, e il suo «amico virtuale» di Roma finito agli arresti domiciliari con l’accusa di istigazione al suicidio. «Per avere rafforzato in Prospero il proposito, a lui noto, di togliersi la vita mediante l’assunzione di farmaci contenenti ossicodone e benzodiazepine, portato a compimento interloquendo con il predetto nell’ambito della chat sul canale Telegram» dove i due utilizzavano i nickname di «Criss» e «Valemno». «Criss» appare combattuto, il 24 gennaio chiede «più incoraggiamento» per il gesto estremo, «Valemno» però sembra di ghiaccio: «Non ho voglia, chittesencula. Se vuoi ammazzarti, ammazzati e zitto lol». Alle 12.58 risponde ad un altro utente: «Parla con un morto».
https://www.umbria24.it/perugia/andrea-prospero-lansia-per-gli-studi-non-ne-posso-piu-delluniversita-il-suicidio-in-diretta-chat/‘NON NE POSSO PIÙ DELL’UNIVERSITÀ’
Il medico legale e gli esami tossicologici Sono stati giorni di ricerche drammatiche. Quando è stato trovato il corpo senza vita di Prospero nella stanza del B&B di via del Prospetto la polizia – coordinata nelle indagini dal procuratore Raffaele Cantone e dall’aggiunto Giuseppe Petrazzini – ha trovato la stanza in ordine e repertato due blister vuoti di Xanax da 10 unità ciascuno, una porzione di blister vuoto di Ossicodone cloridato di 5 unità, una corda realizzata in treccia di canapa lunga quasi otto metri, un pc portatile marca Acer, cinque telefoni cellulari e 46 sim-card. Nessun segno di violenza sul corpo della vittima, come peraltro evidenziato dal medico legale Sergio Scalise Pantuso che insieme all’autopsia ha portato avanti una serie di indagini tossicologiche, insieme al dottor Andrea Lazzarini, poiché nello stomaco della vittima sono state rinvenute molte compresse di Ossicodone non digerite. Il sospetto del consulente è che siano state ingerite tutte insieme.
«Con le droghe è più semplice» Stando a quanto emerso dalle indagini Prospero aveva deciso di suicidarsi con una dose massiva di Oxy (Ossicodone) «perché con le droghe è più semplice e meglio» gli aveva detto l’arrestato, consigliandogli proprio di assumere l’Oxy. I due giovani si erano conosciuti in chat circa un paio di anni fa e Prospero si era sfogato con lui riguardo il suo «disagio esistenziale» come non aveva fatto con nessun altro. L’indagato, però – secondo gli inquirenti – non ha avuto remore nel rafforzare e agevolare il proposito suicidiario, parlandogli con durezza e in modo da indurre in lui il convincimento di portare a termine il drammatico gesto.
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