Malattie renali dei gatti: sintomi principali e prevenzione
Per quanto ci prendiamo cura dei gatti e facciamo di tutto per tenerli al sicuro, può capitare che alcuni di loro incorrano in malattie. Tra le più comuni nei felini ci sono le malattie renali che solitamente sopraggiungono nei gatti anziani, ma in alcuni casi possono colpire anche quelli più giovani. La prevenzione è l’arma migliore, ma è utile sapere cosa sono e come si manifestano queste patologie per agire in modo tempestivo.
Malattie renali acute e coniche: cosa sono
I reni hanno un ruolo fondamentale nel corpo umano e anche in quello dei felini perché svolgono numerosi compiti, come filtrare il sangue: per questo la loro salute è fondamentale. Può succedere però che siano soggetti a malattie che possono dividersi in acute e croniche.
Il primo caso è più raro rispetto al secondo perché si manifesta improvvisamente ed è legato a infezioni, traumi o ingestione di elementi chimici. Tutti eventi che portano i reni a smettere di funzionare come dovrebbero.
L’insufficienza renale cronica, invece è più comune, soprattutto nei gatti anziani e solitamente appare a partire dai 10 anni. Tra le cause principali ci sono fattori genetici, ma anche quelli legati all’età avanzata che limitano o riducono il corretto funzionamento dei reni.
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I sintomi delle malattie renali
Come capire se il nostro gatto sta male a causa dell’insufficienza renale? Nel caso in cui Micio sia stato colpito dalla forma acuta, il primo sintomo è la difficoltà a urinare nonostante i continui tentativi. Sintomo a cui vengono associati il vomito, l’apatia e il disorientamento.
Più difficile è intuire la malattia renale cronica perché questa progredisce lentamente e spesso si possono confondere alcuni comportamenti. In generale un campanello d’allarme è la perdita di peso e appetito, che va di pari passo anche con un aumento della sete.
Come prevenire le malattie renali
Nonostante tutte le attenzioni che possiamo rivolgere ai nostri gatti, alcuni sono naturalmente predisposti alle malattie renali per una questione genetica. In diversi casi questa malattia è legata poi alla razza, solitamente i più colpiti sono infatti i persiani, i siamesi e i maine coon.
La prevenzione in ogni caso è importantissima, quindi il nostro compito è quello di assicurare prima di tutto un’alimentazione equilibrata con un buon apporto proteico. Nelle razze particolarmente predisposte verso queste patologie, è bene scegliere alimenti pensati proprio per supportare la salute dei reni.
Oltre all’alimentazione, l’idratazione non deve essere ugualmente sottovalutata. I gatti non amano bere e questo potrebbe a lungo andare far sorgere problemi renali. Quindi dobbiamo assicurarci che Micio abbia la giusta razione di acqua giornaliera, magari aiutandolo ad assumerla attraverso i cibi umidi che contengono proprio una percentuale di acqua.
Importante, inoltre, è prestare attenzione ai sintomi e ai comportamenti non abituali del nostro gatto, come perdita di peso e aumento della sete. Se riscontriamo tutto questo dobbiamo contattare subito un veterinario. Il professionista tra l’altro, è una figura fondamentale per la salute del nostro gatto a cui dobbiamo rivolgerci periodicamente. Solo attraverso visite e test sarà possibile scoprire i primi segnali delle malattie renali. Infine, se il nostro gatto soffre di altre condizioni particolari, dobbiamo tenerle sotto controllo, perché anche queste possono aumentare il rischio di sviluppare malattie croniche. In questo modo anche se non possiamo evitarle, almeno possiamo garantirgli una qualità della vita migliore.
Articolo originale su Today.it
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