l’università “d’Annunzio” spegne 60 candeline
L’8 maggio 2o25 l’università “Gabriele d’Annunzio” celebra il 60° anniversario del riconoscimento giuridico da parte della Repubblica italiana
Un giorno importante nella storia dell’Ateneo: sessant’anni fa appunto, l’8 maggio del 1965, fu pubblicato il decreto del presidente della Repubblica n.1007, che ha sancito il riconoscimento giuridico della Libera Università Abruzzese degli studi “Gabriele d’Annunzio” con sede a Chieti, a Pescara e a Teramo. Il rettore della “d’Annunzio, Liborio Stuppia, in occasione di questa ricorrenza ha voluto rivolgere un videomessaggio a tutta la Comunità accademica. Qui il link: https://www.youtube.com/watch?v=q291LQ_T2OE.
Le celebrazioni per il 60° dell’Ateneo proseguiranno fino al 19 marzo 2026, quando verrà ricordata solennemente la prima cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Ateneo.
“Quella dell’8 maggio – spiega il rettore, Liborio Stuppia – è certamente una delle date più importanti per la storia della “d’Annunzio”. Abbiamo deciso di ricordarla innanzitutto alla nostra grande Comunità accademica, che ha ben motivo di festeggiare quello che è un traguardo volante verso gli altri che segneranno la continua crescita e gli ulteriori successi del nostro Ateneo. Siamo nella impossibilità di racchiudere in una sola giornata la celebrazione di questa ricorrenza e, nella pratica, anche di riunire in un solo posto tutta la grande e sempre attiva Comunità della “d’Annunzio”. Il messaggio che ho voluto rivolgere agli studenti, ai docenti e a tutto il personale è l’unico modo per esser tutti insieme, seppur ciascuno al proprio posto di lavoro, e segna comunque ufficialmente l’avvio di un percorso che vorrei avesse il suo culmine nella giornata del 19 marzo prossimo, quando cadranno i sessant’anni dalla prima Cerimonia di inaugurazione di un anno accademico qui alla “d’Annunzio”. In quel giorno e negli altri appuntamenti che lo precederanno – conclude Stuppia – avremo modo di condividere con tutti, in particolare con questo meraviglioso territorio che ha fortemente voluto la nostra Università, la gioia di un sogno divenuto realtà e l’energia di chi, come questa Comunità accademica, sa realizzare i suoi sogni e lo farà anche nei prossimi anni”.
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