Scienza e tecnologia

L’Unione Europea avvia un’inchiesta contro Apple, Google e Meta

A poco più di due settimane dall’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA), l’Unione Europea annuncia già le prime possibili infrazioni e l’avvio di un’inchiesta contro Apple, Google e Meta (sapete come funziona Google?).

Lo pubblica su X il capo dell’antitrust europea, Margarethe Vestager, che spiega i motivi per cui pensano che “le soluzioni suggerite dalle tre società non sono pienamente conformi al DMA“. Andiamo a scoprire perché.

Con l’entrata in vigore del DMA il 6 marzo 2024, le società definite come gatekeeper hanno dovuto adeguarsi al nuovo regolamento europeo sui mercati digitali.

Tra le novità arrivate, la più evidente è stata l’apertura di iOS a marketplace di terze parti, ma è solo un aspetto dei profondi cambiamenti messi in atto dall’Unione Europea. 

Alcuni dei cambiamenti introdotti dalle aziende, però, non hanno convinto la Commissione, e Margarethe Vestager ha annunciato che ha avviato una procedura di indagine contro Apple, Google e Metaper garantire mercati digitali aperti e contestabili in Europa“.

Ma quali sono i problemi riscontrati?

Apple e Alphabet applicano ancora commissioni ricorrenti agli sviluppatori

La Commissione ha rilevato che Alphabet e Apple potrebbero non essere pienamente conformi in quanto impongono varie restrizioni e limitazioni. Tra queste, sono stati rilevati limiti alla capacità degli sviluppatori di comunicare liberamente e promuovere offerte e concludere direttamente contratti, anche imponendo varie spese. 

Dello stesso avviso saranno anche i capi di alcune società come Spotify, che ha definito i cambiamenti di Apple “una farsa completa e totale” mentre il CEO di Epic Tim Sweeney ha definito le modifiche “un nuovo esempio di conformità dannosa”.

Alphabet promuove gli strumenti di Google

Secondo la Commissione, Alphabet userebbe la visualizzazione dei risultati di ricerca di Google per portare a preferire i suoi prodotti in relazione ai servizi di ricerca verticale di Google (ad esempio, Google Shopping; Google Flights; Google Hotels) su servizi rivali simili.

Apple non ha fatto abbastanza per permettere la modifica delle impostazioni predefinite di iOS

Un’altra indagine riguarda Apple, che non avrebbe fatto abbastanza per consentire agli utenti finali di

  • disinstallare facilmente qualsiasi applicazione software su iOS
  • modificare facilmente le impostazioni predefinite su iOS 
  • richiedere agli utenti con schermate di scelta che devono consentire loro in modo efficace e semplice di selezionare un servizio predefinito alternativo, come un browser o un motore di ricerca sui loro iPhone.

Tra le modifiche più evidenti adottate da Apple, c’è la nuova schermata che consente di scegliere un browser diverso da Safari come browser predefinito.

Il modello di Meta “Paga o acconsenti”

Anche il “modello di pagamento o consenso” di Meta per il targeting degli annunci è sotto indagine. Secondo la Commissione, questo modello potrebbe non fornire una vera alternativa nel caso in cui gli utenti non acconsentano, non raggiungendo così l’obiettivo di impedire l’accumulo di dati personali da parte dei gatekeeper.

Il nuovo piano a pagamento per Facebook e Instagram consente agli utenti di pagare 9,99 € al mese per utilizzare ogni servizio senza pubblicità. L’abbonamento è stato progettato per essere un modo per ottenere il consenso degli utenti per raccogliere i loro dati se decidono di non pagare, ma la Commissione è preoccupata per la “scelta binaria” che Meta sta offrendo. La scorsa settimana, Meta ha detto di aver offerto di ridurre il prezzo mensile dell’accesso senza pubblicità a 5,99 € al mese per alleviare le autorità di regolamentazione.

Altre criticità

La Commissione sta anche esaminando la struttura tariffaria che Apple ha annunciato per la distribuzione di app al di fuori dell’App Store, nonché se Amazon sta dando una preferenza ai propri prodotti nel suo store.

La Commissione ha anche annunciato che a Meta sono stati concessi altri sei mesi per rendere Messenger interoperabile con altri servizi di messaggistica.

In una conferenza stampa, la Commissione ha affermato che prevede di concludere le indagini entro i prossimi 12 mesi.

A fine indagine, la Commissione dirà alle aziende cosa devono fare e quali misure adotterà. Se vengono rilevate infrazioni, Google, Apple e Meta rischiano a multe fino al 10 per cento delle entrate globali annuali nell’ambito del DMA, o anche il 20 per cento nei casi di “violazione ripetuta“.

Se pensate che Apple ha 383 miliardi di dollari di entrate nel 2023, stiamo parlando di multe nell’ordine dei 38 miliardi

Ovviamente le aziende possono ricorrere in appello, una volta che la Commissione dovesse infliggere multe, il che darà il via a battaglie legali pluriannuali. 

Tra le reazioni all’annuncio di Vestager, ce n’è una particolarmente curiosa, che riassume in una riga il sentimento dall’altra sponda dell’oceano verso le regole europee: “L’America innova, la Cina copia, l’Europa regola“.


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