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Los Angeles, è il caos. Coprifuoco e arresti di massa. Trump: animali – Il Tempo


Los Angeles è nel caos. La polizia della metropoli californiana ha annunciato di aver avviato arresti di massa contro gruppi di manifestanti che hanno violato il coprifuoco imposto nel centro città, dopo giorni di proteste contro la politica migratoria del governo statunitense. “Gruppi multipli continuano a radunarsi… e sono in corso arresti di massa. Il coprifuoco è in vigore”, ha scritto il dipartimento di polizia su X, senza specificare il numero di fermi effettuati. La misura d’emergenza è stata decisa dopo che diverse manifestazioni nella metropoli californiana erano degenerate in scontri con le forze dell’ordine, in particolare nella zona del municipio. Le autorità locali non hanno ancora fornito un bilancio preciso, ma hanno confermato l’intensificarsi delle operazioni di contenimento delle proteste.

 

Tensioni a Los Angeles: giornalista colpita da un proiettile

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Almeno 378 persone sono state arrestate negli ultimi quattro giorni, di cui quasi 200 finora, ha dichiarato il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles, Jim McDonnell. Il sindaco ha specificato che una ventina di negozi sono stati saccheggiati da quando sono esplosi i disordini. Intanto un giudice federale ha respinto la richiesta della California di un’ordinanza restrittiva immediata che impedirebbe temporaneamente all’amministrazione Trump di utilizzare i Marines e la Guardia Nazionale per far rispettare le leggi dello Stato, comprese quelle sull’immigrazione. Il giudice distrettuale senior Charles R. Breyer ha fissato un’udienza per giovedì. Alcuni esperti militari, interpellati dal Los Angeles Times, hanno sollevato preoccupazioni pratiche riguardo ai parametri poco chiari dell’obiettivo dei Marines. Avvertono inoltre che inviare i Marines senza una richiesta da parte di un governatore – una misura estremamente insolita che non si verificava dai tempi dei diritti civili del 1965 – potrebbe potenzialmente infiammare la situazione.

 

Trump rivendica:

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TMNews

Intanto il presidente Usa Donald Trump durante il suo discorso a Fort Bragg per celebrare il 250esimo anniversario dell’Esercito degli Stati Uniti ha definito i manifestanti di Los Angeles “animali” e “nemici stranieri”. Il governatore democratico della California, Gavin Newsom, ha avvertito che l’intervento militare federale a Los Angeles segna l’inizio di un’iniziativa molto piu’ ampia da parte del presidente Usa, Donald Trump, per sovvertire le norme politiche e culturali al centro della democrazia nazionale. In un discorso pronunciato ieri in prima serata, e chiaramente rivolto a un pubblico nazionale, il potenziale candidato democratico alla presidenza del 2028 ha affermato che l’arrivo della Guardia Nazionale e delle truppe dei Marines fa parte della “guerra” calcolata del presidente americano.

 

Non solo Los Angeles. Una manifestazione contro l’agenzia federale Ice a Lower Manhattan, nel cuore di New York, è degenerata nella notte in violenti scontri tra manifestanti e polizia, con oltre 80 arresti e scene caotiche per le strade del centro. Come riporta il New York Post, migliaia di persone si sono radunate a Foley Square per protestare contro le deportazioni in corso nella città, al grido di “Abolire l’Ice” e “cacciare l’Ice da New York”. Dopo ore di protesta pacifica, al calare del sole sono esplosi disordini, con lanci di oggetti contro gli agenti, uso di spray al peperoncino da parte della polizia e arresti. 


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