Lorella Cuccarini e la lettera a Pippo Baudo che ha commosso tutti: una lezione di gratitudine un’epoca di narcisismo
Per Lorella quel Pigmalione è stato Pippo, e non aver mai smesso di ricordarlo rendendogli omaggio tutte le volte che poteva, andando anche al funerale a Militello il 21 agosto mentre tanti colleghi erano altrove a scontare le vacanze, le fa onore. La lettura di quella lettera e la commozione che ne è seguita è stato il momento più emozionante di un programma, This is me, che alla seconda puntata ha trovato una direzione più compatta, riuscendo a non frammentare la narrazione per portare avanti il tributo doveroso alla carriera di una professionista che non ha mai avuto paura di reinventarsi e di cambiare pelle per adattarsi ai tempi che corrono.
Pensiamo, anzi, che essere riuscita a unire il vecchio e il nuovo guadagnando in popolarità sia stata per Lorella Cuccarini un’altra lezione appresa da Baudo, che ha capito prima di altri l’importanza di intercettare quello che il pubblico vuole senza rimanere intrappolati per forza all’interno di una nicchia. L’arte, dopotutto, è movimento, flusso e attività, e capirlo per Lorella Cuccarini è stato salvifico visto che, dopo aver salutato la conduzione, ha deciso di mettersi in gioco in vesti sempre diverse riuscendo a cadere in piedi.
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