Lookman e il rigore sbagliato: “Gasperini irrispettoso, mi ha ferito”
L’inaspettata uscita nei play-off di Champions per mano del Bruges ha lasciato strascichi pesanti in casa Atalanta. ‘Colpa’ delle parole in conferenza stampa di Gian Piero Gasperini. Il tecnico nerazzurro ha tirato le orecchie a Lookman per il rigore fallito nel secondo tempo, episodio (si era sul 3-1 per il Bruges) che avrebbe potuto riaprire il discorso qualificazione.
Le parole di Gasperini
Lookman era al rientro dopo uno stop per infortunio di circa tre settimane. Gasperini lo ha spedito in campo ad inizio ripresa e l’attaccante nigeriano ha segnato dopo pochi secondi la rete che ha riacceso le speranze nerazzurre. Poi ha sbagliato il rigore del possibile 2-3, ma la scelta di presentarsi sul dischetto non è piaciuta a Gasperini. “Il rigore chiaramente non doveva calciarlo Lookman. È uno dei peggiori rigoristi che ho mai visto. Anche in allenamento ha percentuali bassissime”, le parole dell’allenatore dell’Atalanta al termine della partita.


La replica di Lookman
Il 27enne attaccante nigeriano ha preso posizione con una nota pubblicata sui suoi canali social: “Mi rattrista dover scrivere questa dichiarazione in un giorno come questo, soprattutto per quello che abbiamo realizzato insieme come squadra e come città”, si legge. “Essere individuati nel modo in cui sono stato non solo ferisce, ma mi sembra anche profondamente irrispettoso, non da ultimo per l’immenso duro lavoro e impegno che ho sempre messo ogni giorno per aiutare a portare il successo a questo club e agli incredibili tifosi di Bergamo. In verità, ho affrontato molti momenti difficili durante il mio periodo qui, la maggior parte dei quali non ho mai detto nulla, secondo me la squadra deve sempre essere protetta e deve venire prima. Questo rende ciò che è successo ieri sera ancora più doloroso”.
Lookman ha poi ribadito: “Insieme ai nostri incredibili tifosi, anche noi come squadra stiamo soffrendo per il risultato di ieri sera. Durante la partita il rigorista designato mi ha ordinato di tirare il rigore e quindi, per sostenere la squadra, mi sono assunto la responsabilità di farlo in quel momento. La vita è fatta di sfide e di trasformare il dolore in potere, cosa che continuerò a fare”.
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