Lettera 423, a Isernia Valerio Aprea incanta con i monologhi di Mattia Torre (VIDEO) | isNews
Di scena (gratis) nel Chiostro del Comune un irripetibile ed esilarante incontro con vizi e deliri d’Italia, visti dagli occhi di uno dei più geniali autori contemporanei e interpretati da un grande maestro del teatro nostrano
di Pietro Ranieri
ISERNIA. Andare a teatro per vedere dei mostri sacri costa, spesso non poco. A Isernia, invece, accade di poterlo fare gratuitamente. E rendersi conto di quant’è bella la cultura, quella vera, accessibile a tutti. Anche questo è Lettera 423, il Festival della Lettura pentro che sabato ha ospitato un grande maestro del nostro teatro: Valerio Aprea.
Che l’Italia del futuro fosse “Un paese di musichette mentre fuori c’è la morte” è una lezione che Mattia Torre ci aveva tramandato vent’anni fa, nell’episodio conclusivo della terza stagione di Boris. Oggi quella previsione è diventata un disarmante presente, e la voce del geniale sceneggiatore e autore ancora vibra fortissima, irriverente, caustica, esilarante, spietata. ‘Gola e altri pezzi brevi’ è il ritratto di un paese e di un popolo votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante. E Aprea – che, non a caso, proprio in Boris è lo sceneggiatore-simulacro dello stesso Torre – ha portato nuovamente in scena quei testi con l’ironia caustica che lo contraddistingue. Attore poliedrico dallo stile personalissimo, accattivante, grazie a lui si è compiuto un altro meraviglioso viaggio, con il pubblico incantato, ammaliato, rapito dalla bravura incredibile di Aprea e dai testi straordinari di Torre.
Perché le parole sono anche questo: eredità. Ed è proprio quell’eredità che rivive in un altro progetto bellissimo: Enrico Magrelli e Mauro Morucci hanno infatti recentemente proposto a Francesca Rocca, moglie del compianto autore, di istituire un riconoscimento in sua memoria. A questo invito ha risposto anche il gruppo di amici storici di Mattia, che ha contribuito a dare forma al progetto. Un premio dedicato ai giovani under 35 che valorizza monologhi comici, satirici e di costume, nello stile inconfondibile di Torre. E il vincitore del premio avrà l’opportunità di vedere il suo testo interpretato dal vivo sul palco di Propaganda Live proprio da Aprea. Un modo straordinario non solo di celebrare la figura di Torre, ma anche di portare avanti il suo messaggio, di tenere vivo l’occhio critico nei confronti del nostro Paese, della nostra società, cultura, dei nostri vizi, delle nostre piccolezze, di svelare attraverso l’arte il grande inganno di cui siamo fatti, per provare poi a costruire – forse – qualcosa di diverso. E chissà, di migliore.
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