le celebrazioni ad Arezzo e premiazione dei vincitori del concorso 25-26
Settant’anni fa nasceva Intercultura, un’associazione che ha fatto dell’incontro tra culture e della diffusione degli ideali di pace la sua missione principale. Dal 1955, Intercultura ha accompagnato generazioni di giovani e famiglie in esperienze di scambio culturale, promuovendo valori di inclusione, comprensione reciproca e cittadinanza globale. In questi decenni, l’associazione ha creato una rete internazionale di relazioni che abbraccia oltre 60 Paesi, trasformando il viaggio non tanto in un’occasione di apprendimento linguistico, quanto soprattutto in un’opportunità di crescita personale e costruzione di ponti tra mondi diversi.
Un mosaico unico composto da 88 mila tessere: 55 mila studenti italiani che hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero e 33 mila studenti internazionali accolti da famiglie italiane. È questo il racconto dei primi sette decenni della storia di Intercultura, che perseguendo gli ideali di pace tracciati dai suoi fondatori ha trasformato vite, abbattuto barriere e costruito ponti culturali tra Paesi. Negli ultimi 30 anni, due terzi degli studenti hanno potuto realizzare questo sogno grazie alle 25 mila borse di studio assegnate da Intercultura, con il supporto di Fondazioni, enti e aziende partner. Oggi, 5.500 volontari distribuiti in 160 città italiane accolgono e guidano questi giovani, ospitati da famiglie e scuole locali. Insieme, condividono una missione che attraversa le generazioni: formare cittadini globali, consapevoli e responsabili, pronti ad affrontare le sfide del nostro tempo con apertura e determinazione.
Al Circolo Artistico di Arezzo sono stati festeggiati i 70 anni di storia con lo sguardo verso un futuro aperto al cambiamento: premiati gli studenti aretini in partenza nell’estate 2025 Il 70° anniversario viene celebrato anche ad Arezzo con una grande festa. Il primo studente a partire da Arezzo per gli USA fu nel 1968. Dalla fondazione del Centro Locale nel 2009 sono partiti 180 ragazzi aretini. Nel corso dell’incontro, a cui hanno presenziato il Consigliere della Provincia Palazzo Simon Pietro ed alcuni dirigenti scolastici locali, è stata data voce anche ad ex-studenti, famiglie, docenti che nel corso di questi decenni hanno vissuto un’esperienza di crescita interculturale di grande valore. Sono stati premiati i 14 studenti vincitori aretini del concorso Intercultura per l’anno scolastico 2025-26, in partenza per destinazioni tanto diverse quanto speciali: Stati Uniti, Galles, Canada, Argentina, Brasile, Perù, Uruguay, Spagna, Finlandia, Thailandia. Buona parte di loro potrà vivere questa esperienza dal grande valore educativo grazie a una borsa di studio, in alcuni casi sostenuta da enti e aziende del territorio, quali Prospettiva Casentino e Giunti Psychometrics. Assieme agli studenti vincitori hanno partecipato anche Vera dalla Malesia, Hayden da Hong Kong, Branko dalla Repubblica Slovacca e Alì dalla Turchia, accolti quest’anno nella nostra provincia.
“La pandemia Covid19 – ha detto Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura – ha accelerato molto i cambiamenti sociali e culturali che erano già in atto oltre ad averne provocati altri completamente nuovi. AFS e Intercultura in oltre 100 anni di storia hanno promosso una visione del mondo basata sui valori della pace, dell’inclusione e del dialogo. Valori che la crisi globale sta mettendo in discussione visto il prepotente riemergere di sovranismi, nazionalismi, interessi economici di parte, fascismi. Una forte sfida per chi crede che la sostenibilità del pianeta si debba fondare sulla comprensione reciproca tra i popoli, sull’equità di accesso e di sfruttamento delle risorse, sulla cura del pianeta. Nel corso dei suoi primi 70 anni di storia, Intercultura ha costruito un patrimonio molto importante di conoscenze e competenze nell’ambito specifico degli scambi scolastici internazionali e più in generale della cura e dello sviluppo degli adolescenti. Cambiare non è semplice: significa comunque uscire dalla propria zona di comfort, abbandonare abitudini consolidate, rimettersi in discussione. Ma Intercultura conosce il valore e l’opportunità del cambiamento: abbracciare l’incertezza è un passo necessario per volgerla in un progetto di cambiamento positivo”.
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