l’arte di dare e non far perdere la ‘faccia
In un precedente articolo, mentre esploravamo come creare e rafforzare il “Guanxi” – quella rete di relazioni mutuamente vantaggiose utilizzate per facilitare gli affari in Cina ed in Asia – avevamo enfatizzato l’importanza di comprendere e rispettare il concetto di “Faccia”.
Nella mia esperienza nelle relazioni commerciali in Asia, il concetto di “faccia” gioca un ruolo cruciale, e non mi riferisco esclusivamente all’aspetto esteriore, ma rappresenta la reputazione, il prestigio e la dignità di una persona.
Ma come addentrarsi in questa danza della faccia, come evitare di farle perdere agli interlocutori e come invece “dare faccia”?
Il concetto di “faccia” (“miànzi” 面子) ha radici profonde nelle culture asiatiche ed in particolare in quella cinese, ed è strettamente legato alla filosofia confuciana, che enfatizza l’importanza dell’ordine e dell’armonia per il buon funzionamento della società. La faccia non solo rappresenta quindi la dignità, la reputazione e il rispetto che una persona gode all’interno della propria comunità ma garantisce anche l’ordine sociale rafforzando le strutture gerarchiche.
Perdere e fare perdere la faccia: un rischio da evitare a tutti i costi
In tutte le culture asiatiche fare perdere la faccia è considerato un grave affronto. Questo può avvenire in vari modi, come criticare pubblicamente qualcuno, contraddirlo apertamente o, peggio ancora, prenderlo in giro.
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