L’Arcidiocesi di Capua accoglie 50 ragazzi ucraini nel Centro Fernandes
L’Arcidiocesi di Capua si prepara ad aprire le sue braccia a 50 giovani ucraini, vittime innocenti del conflitto, nell’ambito del progetto nazionale “È più bello insieme”, promosso dalla Chiesa italiana e coordinato da Caritas Italiana, diretta da Don Marco Pagniello. Dall’1 al 15 agosto, questi ragazzi, provenienti direttamente dalle zone di guerra, troveranno serenità presso il Centro Fernandes di Castel Volturno, “opera-segno” della Chiesa di Capua, un luogo simbolo di accoglienza e solidarietà che da anni è un punto di riferimento per l’intera comunità.
L’iniziativa, che si rinnova per il quarto anno consecutivo, rappresenta un ponte di ospitalità e un gesto concreto di vicinanza, intessuto attraverso l’impegno di diocesi, famiglie, scuole e oratori in tutta Italia.
Il vescovo Pietro Lagnese, pastore delle Chiese di Capua e Caserta, ha sottolineato l’importanza di questa accoglienza, richiamando le parole Leone XIV, che invita a “costruire ponti con il dialogo e con l’incontro e chiede ai cristiani di essere testimoni credibili di una pace disarmata e disarmante”. “Questa accoglienza sarà un’esperienza profonda di incontro, ascolto e condivisione – ha affermato Monsignor Lagnese -. Il nostro obiettivo è incarnare il Vangelo della pace e costruire ponti tra i popoli. Sarà un’occasione speciale per i giovani coinvolti nell’accoglienza, per sperimentare in prima persona che possiamo tutti essere ‘artigiani di pace’ per la costruzione di un mondo pacificato. Desideriamo offrire a questi ragazzi momenti di leggerezza e svago, lontano dai drammi quotidiani che purtroppo sono costretti a vivere”.
Il progetto “È più bello insieme” nasce nel 2022, nel pieno del conflitto, da un’intuizione divenuta negli anni una rete capillare di solidarietà. Coordinato da Caritas Italiana con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) e la collaborazione delle Acli, coinvolge attivamente dieci diocesi italiane, da nord a sud.
Il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha più volte ribadito il significato profondo di questa iniziativa: “È l’accoglienza che allarga anche il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace. In questo senso, accoglieremo i minori provenienti dall’Ucraina per un’estate di solidarietà. Non si tratta di semplice turismo solidale o assistenza, ma della manifestazione concreta di una rete discreta e capillare fatta di comunità che scelgono di ‘stare’, con semplicità e autenticità, accanto alla fatica dell’altro”.
L’accoglienza dei 50 ragazzi ucraini a Castel Volturno non sarà quindi un mero soggiorno, ma un’immersione in un contesto di cura, comprensione e condivisione. Attraverso attività ricreative, momenti di socializzazione e il calore delle comunità locali, si cercherà di offrire a questi giovani un’oasi di serenità, contribuendo a ricostruire, anche se solo per un breve periodo, un senso di normalità e speranza.
Il Centro Fernandes di Castel Volturno, in quanto “opera-segno” della Chiesa di Capua, rappresenta il luogo ideale per questa iniziativa. La sua lunga storia di impegno nell’accoglienza e nella promozione umana lo rende un ambiente sicuro e stimolante, capace di offrire ai ragazzi ucraini non solo un riparo fisico, ma anche un supporto emotivo e psicologico fondamentale per elaborare le difficili esperienze vissute.
Accolti dal vescovo Pietro Lagnese, i ragazzi ucraini arriveranno nel pomeriggio del 1° agosto. Questa esperienza di accoglienza rappresenta un’opportunità unica per la comunità diocesana di Capua di mostrare la propria solidarietà e di concretizzare i valori cristiani di carità e fraternità, costruendo legami duraturi e significativi al di là delle frontiere geografiche e culturali.
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