l’analisi de “il crollo del suo impero e la perdita dei guadagni”
Tra le tracce della maturità in Tunisia compare Chiara Ferragni, non per i suoi successi da imprenditrice digitale, bensì per il controverso scandalo del Pandoro-gate. La vicenda, che ha travolto l’influencer nel 2022 grazie a una inchiesta su Il Fatto Quotidiano di Selvaggia Lucarelli, è stata proposta agli studenti come caso di analisi, mettendo in evidenza come questo episodio abbia segnato un punto di svolta nella carriera della Ferragni, “determinando il declino del suo impero e una significativa contrazione dei suoi profitti”.
I temi, che ruotano attorno al crollo dell’immagine pubblica di Chiara Ferragni, sono stati riassunti in un articolo del The Guardian, risalente al 13 gennaio del 2024. La vicenda è al centro di una prova della sezione Economia, proposta in lingua inglese, dal ministero tunisino dell’Educazione all’esame di maturità. A riportare la notizia è la pagina Facebook tunisina ‘Lyceenà, specializzata in tematiche scolastiche, che ha diffuso la traccia.
Dopo una breve presentazione del personaggio di Chiara Ferragni, della sua immagine pubblica e del suo potere sui social, il documento si concentra sull’impatto dello scandalo: “L’influencer sta faticando a mantenere il proprio prestigio dopo uno scandalo su una ‘tortà natalizia, che ha innescato un’indagine per frode, lasciando il suo impero sull’orlo del baratro”.
“La torta a marchio Ferragni – si legge – aveva un prezzo di 9 euro, quasi il triplo della versione standard. Balocco ha affermato che i ricavi derivanti dalle torte sarebbero stati devoluti a un ospedale pediatrico di Torino”. Tuttavia, viene evidenziato che l’azienda produttrice, Balocco, aveva effettuato una donazione di 50.000 euro prima del lancio, senza ulteriori contributi successivi. “A dicembre, l’autorità ha inflitto pesanti multe a Ferragni e al proprietario dell’azienda, Balocco. Dopo settimane di dibattito in Italia, la procura ha dichiarato di aver avviato un’indagine su Ferragni e Balocco per frode aggravata”.
Il testo prosegue menzionando il video diffuso sui social da Chiara Ferragni, nel quale l’imprenditrice si è scusata per quello che ha descritto come “un errore di comunicazione”, annunciando inoltre la donazione all’ospedale della somma di un milione di euro ottenuta dalla campagna pubblicitaria. In seguito allo scandalo del Pandoro-gate, “l’autorità italiana ha varato nuove normative più severe per garantire maggiore trasparenza nei contenuti pubblicati sui social media dagli influencer con oltre un milione di follower – viene precisato – i post pubblicitari devono ora essere contrassegnati in maniera più chiara per essere immediatamente riconoscibili ai lettori, pena sanzioni fino a 600.000 euro per gli influencer inadempienti“.
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