“L’Amerigo Vespucci e la gentilezza”. Lettere al giornale
Oggi mi sono deciso a contattare la Capitaneria di porto e quindi la Marina Militare per avere una semplice informazione, inconscio però di scontrarmi con la “rigidità e formalità” (sono eufemismi) militare.
Volevo sapere l’orario in cui la Amerigo Vespucci sarebbe passata il 27 marzo davanti al lido e poi in bacino, questo con lo scopo di piazzarmi per fare delle belle foto soddisfacenti la mia passione. Il problema è sorto quando la solerte centralinista mi nega la loro competenza e mi passa un numero di un altro servizio della marina, ma al quale risponde la Biennale di Venezia.
Ecco qui scatta l’italianismo burocratico e militare, lei è certa del numero e mi ripassa il servizio militare addetto, e cosi andiamo avanti per 5/6 telefonate nonostante io spiegassi che al numero errato rispondesse la biennale.
E’ finita che poi alzavano e non rispondevano oppure mormoravano con idiomi a me ignoti eventuali altre informazioni; mi dispiace molto averli disturbati, con questa sciocca pretesa, dalle incombenze di pre-allarme di un’Europa drammaticamente in subbuglio e militarmente a rischio.
Bastava comunque po’ di gentilezza (parola desueta e dimenticata) per non cadere nelle esilaranti scenette da varietà.
Grazie saluti
Beppescatto
Source link