Abruzzo

l’allarme dell’associazione Coscioni sulle condizioni sanitarie in cella


Le condizioni nelle carceri italiane tornano sotto i riflettori dopo l’ultima iniziativa dell’associazione Luca Coscioni, che ha ottenuto tramite accesso agli atti le relazioni sanitarie delle Aziende sanitarie locali sulle visite effettuate negli istituti di pena. Tra i dati allarmanti, quello della casa circondariale di Chieti: al momento del rilevamento, la struttura ospitava 134 detenuti a fronte di una capienza di 79 posti, con un tasso di sovraffollamento del +69,6%.

Le relazioni, trasmesse da 66 Asl su scala nazionale, delineano un quadro critico e frammentato, con numerose lacune nelle risposte ricevute: spesso non viene specificato se esistano linee guida regionali per le visite sanitarie né come le istituzioni reagiscano alle problematiche segnalate. “Nella stragrande maggioranza dei casi – denuncia l’associazione – non sono stati effettuati nemmeno interventi di ordinaria amministrazione. Un fatto grave che si aggrava ulteriormente in presenza di un sovraffollamento superiore al 134% a livello nazionale”.

Al 29 maggio 2025, secondo il monitoraggio del giornalista Marco Dalla Stella, i detenuti in Italia sono 62.722, contro una capienza regolamentare di 51.280 posti (di cui 4.488 indisponibili), facendo salire il tasso di affollamento a oltre il 134%.


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