Emilia Romagna

“L’alcolizzato” di Giuseppe Molteni torna al Museo Civico dopo il restauro

Dopo cinque mesi di restauro, il dipinto “L’alcolizzato”, attribuito al pittore lombardo Giuseppe Molteni (Milano, 1800-1860), fa ritorno nella sala Campori del Museo Civico di Modena. L’opera sarà ricollocata ufficialmente venerdì 21 marzo nella sala dedicata alle opere provenienti dalla Galleria di Matteo Campori, un tempo situata nel Palazzo di via Ganaceto. Alla cerimonia di riallestimento parteciperanno l’assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi, e la Presidente del Lions Club Modena Estense, Elettra Gardi. Grazie al generoso contributo del Lions Club, offerto in occasione dell’anno lionistico 2024-2025, è stato possibile finanziare l’intervento conservativo.

Un’opera di grande realismo

Il dipinto, riconducibile a Giuseppe Molteni, si distingue per la straordinaria resa realistica del soggetto. L’artista ha rappresentato con estrema cura i tratti del protagonista: il largo naso schiacciato, i piccoli occhi, la capigliatura scomposta e un cappello sformato. L’espressione bonaria del volto ha portato a identificare il soggetto come una libera rappresentazione di un alcolizzato, titolo assegnato nei cataloghi e nella galleria Campori. L’opera rientra nella pittura di genere, in particolare quella dedicata alla raffigurazione delle classi più umili, che nell’Ottocento trovò grande fortuna in Lombardia, con Molteni tra i suoi principali interpreti.

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Il restauro: un lavoro accurato e scientifico

L’intervento conservativo è stato realizzato dalla restauratrice Federica Romagnoli sotto la Direzione del Museo Civico e con l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

La prima fase del restauro ha previsto la messa in sicurezza degli strati pittorici e l’analisi diagnostica eseguita da Andrea Rossi. Successivamente, è stata effettuata la rimozione delle vernici ingiallite e dei vecchi ritocchi alterati. L’ultima fase ha riguardato la presentazione estetica dell’opera, con un intervento di restauro pittorico che ha permesso di attenuare l’impatto delle lacune senza alterare l’originalità del dipinto.

Il restauro ha riportato in luce dettagli di grande rilievo, tra cui l’intensità espressiva del volto del soggetto, esaltata dal contrasto con il bianco luminoso della camicia, e la texture del mantello, resa con notevole maestria pittorica.

Restauro della cornice e coinvolgimento del pubblico

Anche la cornice del dipinto è stata sottoposta a un intervento conservativo che ha incluso la pulitura, l’integrazione pittorica e la ricostruzione filologica di alcuni elementi decorativi mancanti.

Un aspetto significativo di questo restauro è stato il suo svolgimento “a vista” nelle sale del Museo Civico, consentendo al pubblico di osservare da vicino le varie fasi del lavoro. I visitatori hanno potuto interagire con la restauratrice e con gli storici dell’arte del museo, approfondendo così gli aspetti tecnici e storici dell’opera e del suo recupero.

Un impegno per la tutela del patrimonio artistico

Grazie al contributo del Lions Club Modena Estense, il restauro di “L’alcolizzato” rappresenta un importante passo nella salvaguardia del patrimonio artistico modenese. Questa operazione si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione e conservazione delle collezioni del Museo Civico.

Attualmente, nelle sale del museo è in corso un ulteriore intervento di restauro su un’opera di Antonio Randa, raffigurante “Gesù addormentato sulla croce”. Il restauro, che proseguirà durante il fine settimana del 22 e 23 marzo dalle ore 15 alle 18, è reso possibile grazie al supporto del Museo Marmottan-Monet di Parigi. Al termine del restauro, il dipinto sarà esposto nella mostra “L’empire du sommeil”, in programma dal 9 ottobre 2025 al 1° marzo 2026 presso il museo parigino.


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