la scaletta dei concerti e tutte le date del tour di “L’albero delle noci”
Tra i protagonisti della 75ª edizione del Festival di Sanremo, dove ha conquistato il terzo posto e il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo con L’albero delle noci, Brunori Sas porta la sua musica sui palchi dei principali palasport italiani. Il tour, prodotto da Vivo Concerti, ha preso il via da Vigevano, segnando il ritorno live del cantautore calabrese dopo tre anni di assenza dai palazzetti.
Un viaggio musicale intenso e coinvolgente, in cui Dario Brunori ripercorre oltre quindici anni di carriera e presenta dal vivo per la prima volta i brani del suo ultimo album, “L’albero delle noci“, pubblicato il 14 febbraio per Island Records, che ha debuttato ai vertici delle classifiche Fimi e nella top 10 di Spotify.
La scaletta del tour si sviluppa attraverso 23 canzoni, alternando momenti intimi e riflessivi – come l’intenso omaggio familiare di “Per non perdere noi” – a sezioni più energiche e trascinanti. Il tutto con una scenografia sobria che lascia alla musica il ruolo di assoluta protagonista. Sul palco, accanto a Brunori, una formazione composta da Stefano Amato (basso elettrico, violoncello, mandola contralto), Dario Della Rossa (pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori), Simona Marrazzo (voce, solina, percussioni), Mirko Onofrio (sax alto, flauti traversi, clarinetto basso, vibrafono, synth, cori), Max Palermo (batteria e percussioni), Luigi Paese (tromba e flicorno soprano), Gianluca Bennardo (trombone e flicorno baritono) e Lucia Sagretti (violino, viella, voce, theremin).
La direzione musicale è affidata a Riccardo Sinigallia, che ha saputo esaltare l’essenza autentica delle canzoni, suonate senza sequenze pre-registrate, valorizzando l’imperfezione e la spontaneità della performance dal vivo.
Ecco la probabile scaletta dei concerti di Brunori:
- Il pugile
- Il morso di Tyson
- La ghigliottina
- L’uomo nero
- La vita com’è
- Come stai
- Il costume da torero
- Pomeriggi catastrofici
- Guardia giurata
- Per due che come noi
- Capita così
- Lamezia Milano
- Più acqua che fuoco
- Al di là dell’amore
- Per non perdere noi
- Fin’ara luna
- Kurt Cobain
- Luna nera
- Colpo di pistola
- Canzone contro la paura
- Guardia ’82
- La verità
- L’albero delle noci
L’allestimento scenico, curato dai light & stage designer Francesco Trambaioli e Daniele Serra, trasforma il palco in una sorta di carillon-teatro, evocativo e accogliente. Una distesa di strumenti, cavi e amplificatori crea un’atmosfera intima e familiare, che avvolge il pubblico sin dal primo brano, “Il pugile”, eseguito in solitaria da Brunori con le luci di sala ancora accese. Dopo il debutto di Vigevano e la data sold-out al Mandela Forum di Firenze, il tour di Brunori Sas proseguirà con le seguenti date:
16 marzo – Mandela Forum, Firenze (sold out)
19 marzo – Palazzo dello Sport, Roma (sold out)
22 marzo – Inalpi Arena, Torino
26 marzo – PalaPartenope, Napoli
28 marzo – Unipol Arena, Bologna
30 marzo – Unipol Forum, Milano (sold out)
31 marzo – Unipol Forum, Milano
Dario Brunori, classe 1977, dopo cinque album molto apprezzati dalla critica, è riuscito a raggiungere il più alto livello di popolarità della sua carriera. Per imprimere la direzione stilistica al nuovo disco, cui spetta il compito di consolidarne fama e visibilità, ha scelto di farsi affiancare da Riccardo Sinigallia, il quale ha co-prodotto (e si sente) l’album “L’albero delle noci” e partecipato alla scrittura di diverse canzoni, in un caso anche con l’ulteriore contributo di Antonio Dimartino. Fra l’altro i tre si sono esibiti insieme nella serata sanremese dei duetti, eseguendo l’acclamata cover de “L’anno che verrà” di Lucio Dalla.
“L’albero delle noci” è un album stilisticamente piuttosto eterogeneo, dove accanto all’impeccabile eleganza formale di brani come “Per non perdere noi”, vero gioiello cantautorale, e “La vita com’è” (già nella colonna sonora del film “Il più bel secolo della mia vita”, con tanto di nomination ai David di Donatello) le chitarre prendono spesso il centro della scena, delineando un’inedita urgenza “rock”, ribadita in “La ghigliottina”, “Il morso di Tyson” e “Più acqua che fuoco”.