Piemonte

La Regione cancella la legge sulla gestione pubblico-privata della sanità piemontese. M5S protesta sui “gettonisti” – Torino Oggi


L’avevano promesso una settimana fa  al “Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure” e l’hanno fatto: la giunta Cirio ha cancellato la normativa regionale sulle partnership pubblico-private nella gestione e amministrazione di ospedali e strutture sanitarie.  

L’abolizione dell’articolo 23 della legge del 2012 era stata al centro di una proposta di referendum  abrogativo, promosso da Cgil, Ordine dei medici e Anaao. Sette giorni fa il centrodestra aveva chiesto una sospensiva, per evitare di passare dalle urne, ed oggi il governatore Alberto Cirio rivendica con orgoglio il risultato.

“Siamo ad un giorno – ha spiegato il presidente – da un referendum che è costato 400milioni di euro agli italiani e si sapeva già subito non avrebbe portato nulla a casa. Qui c’era la richiesta di un referendum regionale:  io rispetto molto l’istanza e chi la presentata. Condividendone l’obiettivo, abbiamo adeguato la legge senza dover ricorrere alla consultazione popolare. Abbiamo risparmiato i soldi dei cittadini e dimostrato che noi ci teniamo alla sanità pubblica“. 

Scontro con AVS

Ma non sono mancati i momenti di scontro con con la minoranza. Il centrodestra ha bocciato l’ordine del giorno collegato presentato dalle opposizioni, a prima firma Alice Ravinale (Avs), che chiedeva l’impegno della Giunta a non adottare future sperimentazioni ricorrendo alla norma nazionale. “Non possiamo – ha  spiegato Cirio – votare a favore: noi mettiamo sempre al primo posto la sanità pubblica, ma se una collaborazione con il privato fosse conveniente per la Regione e per i cittadini la faremo, non ha senso demonizzarla e dire già oggi che non la faremo mai”.

“Formalmente – ha replicato Ravinale – la maggioranza ha accolto il quesito referendario, nella sostanza invece non hanno alcuna intenzione di rinunciare alla possibilità prevista dalle leggi regionali del 2008 e del 2012, e hanno raggiunto l’unico fine di evitare il dibattito pubblico sulla sanità piemontese che sarebbe stato l’effetto della raccolta firme per il referendum. Una presa in giro in piena regola”.

M5S: “Gettoni per Riboldi. Diciamo stop alla deriva delle cooperative di gettonisti negli ospedali”

E dopo lo scontro di questa mattina con il consigliere regionale del Pd Mimmo Rossi, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi è stato di nuovo oggetto di un attacco. La capogruppo del M5S Sarah Disabato ha consegnato all’esponente della giunta una scatola piena di “gettoni” di carta.

Lo abbiamo fatto per denunciare la deriva di questa Giunta, capace nel 2024 – come attestato dalla Corte dei Conti, che ha bacchettato la Regione – di spendere oltre 115 milioni di euro per le cooperative di gettonisti, addirittura di più della vicina Lombardia” hanno commentato Disabato, con i colleghi Unia e Coluccio.




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