La Libreria Piffetti ricostruita a Villa della Regina
La Biblioteca capolavoro realizzata da Pietro Piffetti tra il 1733 e il 1739 per Villa della Regina, fu trasferita al Quirinale nel 1879, per volontà della regina Margherita. Rivive ora nella residenza torinese grazie a un progetto di realtà aumentata e virtuale, frutto della collaborazione tra l’Istituto delle residenze reali sabaude – Musei nazionali Piemonte, il Dipartimento di architettura e design del Politecnico di Torino e il Dipartimento di storia, disegno e restauro dell’architettura della Sapienza di Roma con Shazarch s.r.l. La Biblioteca ora a disposizione del presidente della Repubblica è dotata di scaffalature in pioppo, impiallacciate in palissandro, bosso, tasso e ulivo, decorate da intarsi in avorio che disegnano motivi floreali rocaille, armonizzati con lo stile “alla China” tipico dei gabinetti della residenza originaria. A testimoniare il disegno dell’ambiente per cui era nata, restano il pavimento ligneo intarsiato firmato da Piffetti e il soffitto dipinto da Giovanni Francesco Fariano con Minerva che scaccia i giganti. Mancava in quegli ambienti proprio la libreria, ora ricostruita in modo virtuale. Dopo un rilievo tridimensionale realizzato nella sala del palazzo del Quirinale a Roma, il team di studiosi del Politecnico ha ricostruito digitalmente la boiserie negli spazi della residenza per la quale era stata progettata, eliminando le porzioni aggiunte nell’Ottocento. Si potrà dunque ammirare virtualmente il capolavoro così come si presentava prima del trasferimento.
“La collaborazione tra Ministero della cultura, Politecnico di Torino e Sapienza di Roma consente non solo di fare dei passi avanti nella conoscenza di questa opera d’arte, ma anche di restituirla virtualmente allo spazio per il quale era concepita. E lo fa con una qualità visiva e una accuratezza scientifica capace di coinvolgere in modo sorprendente e arricchire la visita” dichiara Filippo Masino, direttore delle Residenze reali sabaude. Da oggi chi visiterà la Villa potrà vivere un’inedita esperienza: la realtà aumentata riporterà il capolavoro del Piffetti nel suo spazio originario, il Gabinetto della Libreria, scaricando un’app sul proprio smartphone oppure usando i tablet disponibili, mentre da fine luglio, utilizzando dei visori con l’assistenza del personale del museo, sarà possibile esplorare l’opera anche in realtà virtuale immersiva. L’esperienza della realtà aumentata e virtuale è inclusa nel biglietto per la visita al complesso museale.
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