Liguria

“La gratuità dei mezzi? Va rimodulata per le fasce deboli e per chi ha più bisogno” – Lavocedigenova.it


Emilio Robotti, nuovo assessore alla Mobilità a Palazzo Tursi, nella giunta di Silvia Salis eredita una delle deleghe più spinose e lo fa partendo da un punto fermo: “Se vogliamo davvero una mobilità sostenibile, dobbiamo smettere di progettare parcheggi in centro e pensare a una città che funzioni meglio per chi ha più bisogno”. Un incarico che lui stesso definisce come “preoccupante”.
Avvocato, sette deleghe in giunta, è il nuovo assessore alla Mobilità del Comune di Genova e in questi primi giorni di mandato ha già messo in fila le priorità, affrontando senza esitazioni alcuni dei nodi più caldi della città. Lo ha fatto in due interviste, al Secolo XIX e a Repubblica, chiarendo da subito che la parola d’ordine sarà una: “coerenza”.

Non possiamo continuare con progetti calati dall’alto, come lo Skymetro. Servono studi seri, condivisi, aggiornati. Basta colpi di genio imposti e decisioni prese su dati vecchi o assenti”. Il riferimento è chiaro: l’opera da oltre 400 milioni per collegare la Valbisagno al centro, che secondo Robotti “non si può nemmeno mettere a gara, con piloni di cui non si sa dove poggino e una copertura economica che arriva appena a metà tracciato”.

Ma il cambio di passo invocato dall’assessore non si ferma alle grandi opere. Riguarda anche la gestione quotidiana della mobilità, a partire dai parcheggi in centro: “Se voglio incentivare il mezzo pubblico non posso aprire nuovi parcheggi a due passi da via XX Settembre. È una contraddizione evidente”. Robotti boccia senza mezzi termini anche il progetto dei posti auto Kiss&Buy in piazza Dante: “Concepito male. Il centro si libera dalle auto potenziando il servizio Amt, non rendendo gratuita la sosta”.

Sul tavolo dell’assessorato ci sono anche gli Assi di Forza, la Blu Area a San Martino, la sicurezza stradale, la carenza di personale segnalata dai sindacati, le piste ciclabili. Un elenco lungo, che il neo-assessore non riduce a slogan: “Le corsie ciclabili? Oggi sono un patchwork pericoloso. Alcune protette, il resto fatto di segmenti rossi in mezzo al traffico. A Villa Bombrini, con i miei figli, abbiamo rischiato la vita”.
Le priorità sono molte. In cima c’è la gestione del traffico estivo legato ai traghetti e il ritardo accumulato dai lavori in Valbisagno: “I cantieri dovevano partire ad aprile, finiranno a estate inoltrata. Ho chiesto un’accelerazione, per evitare l’impatto sul rientro a scuola e sul traffico di settembre”.

Sulle Ztl, Robotti adotta un approccio sperimentale. A Repubblica ha parlato di una possibile pedonalizzazione a fasce orarie per piazza Colombo, via Roma, Fontane Marose, via XXV Aprile e via XX Settembre: “Non sarà un’imposizione, ma un progetto da condividere. Partiremo con orari serali, dopo la chiusura dei negozi, ma dobbiamo anche rendere quelle zone vive, frequentate. Non basta togliere le auto per far funzionare una piazza”.

Anche sul fronte della gratuità del trasporto pubblico, Robotti predica buon senso: “Non possiamo estenderla a tutti per sempre. Va mantenuta o rimodulata per chi ha più bisogno, soprattutto nelle fasce deboli e nei quartieri più lontani. Se uno prende duemila euro di pensione, può anche permettersi il biglietto. Ma chi vive in collina e ha meno alternative dev’essere aiutato”.

In vista dei saldi di luglio, l’assessore propone di potenziare Amt nei fine settimana, non di rendere gratuiti i parcheggi. E pensa a un’anticipazione degli orari di gratuità per gli over 70, così da favorire l’uscita nelle ore meno calde.
Infine, un impegno diretto con chi il servizio lo vive ogni giorno: i dipendenti del trasporto pubblico. “Incontrerò Amt e i sindacati per capire le criticità – spiega – ma senza bilancio non possiamo promettere nulla. Prima bisogna sapere cosa c’è in cassa”.

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