La benedizione di Meloni nelle Marche Ohio d’Italia. Acquaroli a Roma dalla premier e la foto per spingere la campagna elettorale
ANCONA La spola Ancona–Roma e la benedizione elettorale. Il governatore Acquaroli cala l’asso pigliatutto: la premier Meloni. Una foto dei due sorridenti a suggellare il patto di quella filiera istituzionale che sarà la carta più forte da giocare da qui al voto di settembre per il centrodestra. Una strategia speculare per la presidente del Consiglio dei Ministri e per il presidente della Regione: le Marche, Ohio d’Italia, sono le uniche reputate contendibili tra quelle al voto in autunno (il borsino dà il Veneto già al centrodestra, e Toscana e Puglia al centrosinistra. E pure la Campania, salvo sgambetti dell’uscente De Luca). La partita vera si gioca qui, nell’unico territorio governato da Fratelli d’Italia tra quelli che andranno alle urne.
La strategia
La sconfitta si tradurrebbe in un contraccolpo anche a livello nazionale. Non a caso FdI ha già iniziato la calata dei big – da Lollobrigida a Urso, fino a Giuli – per accompagnare la campagna elettorale di Acquaroli. Ma il vero traino è la premier, che con la foto di ieri ha voluto imprimere forza alla corsa del suo fedelissimo. Il governatore parla di «un importante momento di confronto sullo stato di attuazione delle politiche sostenute dal Governo nazionale per le Marche. Tanti i temi che abbiamo affrontato: dalla gestione delle emergenze agli investimenti sulle infrastrutture, fino al rilancio economico e allo stato di avanzamento della programmazione europea». E aggiunge, non a caso: «Da anni alla nostra Regione non veniva data la giusta considerazione sul piano nazionale. Oggi l’attenzione del Governo ci permette di dare tante risposte necessarie per tornare competitivi». La filiera: è questa la fiche che userà Acquaroli sul tavolo verde delle Regionali.
L’appoggio
E la premier Meloni non farà mancare il suo sostegno: di sicuro sarà nelle Marche per chiudere la campagna elettorale, ma è molto probabile pure una tappa intermedia. Le elezioni regionali sono un mix tra preferenze e voto d’opinione e, in questo momento, nessuno come Meloni riesce a catalizzare il consenso nel centrodestra (e forse non solo).
Avversari con l’elmetto
Dall’altra metà campo arriva la bordata della segretaria regionale Pd Bomprezzi: «Apprendo con sorpresa che a pochi mesi dalle elezioni Acquaroli sia andato in visita dalla Meloni, sottolineandone l’amicizia politica e ringraziandola per tutto ciò che ha fatto per le Marche. Un altro film rispetto alla realtà: il Governo ha tagliato i fondi per la manutenzione delle strade alle Marche. Acquaroli la smetta di essere suddito di filiera e di fare passerelle elettorali, e cominci a fare i reali interessi di questa regione». Questione di punti di vista.