Kiev, blitz nei cieli russi: attacco con droni su Mosca

Dopo tre notti consecutive di zampate dell’orso russo, è stata l’Ucraina a dar vita al più imponente attacco di droni dall’inizio delle ostilità. Il ministero della Difesa spiega di averne neutralizzati 343, 91 dei quali nella regione di Mosca, gli altri nel Kursk, Belgorod, Ryazan, Kaluga, Lipetsk, Oryol, Voronezh e Nizhny Novgorod. I velivoli senza pilota hanno fatto irruzione anche nel cuore della capitale, danneggiando palazzine e aree residenziali nei quartieri di Leninsky, Domodedovovorobyev e Ramenskoe. Il bilancio è di 3 civili morti, una ventina di feriti, oltre 50 persone sfollate e la condanna dell’Onu.
Il caos seminato ha indotto il sindaco Sergei Sobyanin a introdurre restrizioni temporanee all’arrivo e alla partenza degli aerei negli scali di Domodedovo e Zhukovsk. Per la prima parte della giornata sono state anche chiuse al traffico la rete ferroviaria e alcune linee della metropolitana. Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha rivendicato l’attacco, concertato con il sostegno di Sbu e Gur (i servizi di intelligence militari), sostenendo di aver danneggiato soprattutto la raffineria di petrolio Kapotnya di Mosca. Si tratta di un hub strategico in grado di elaborare 11 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, e che fornisce il 40% del fabbisogno di gasolio e benzina della capitale, ma anche dell’Ungheria attraverso l’oleodotto Druzhba (compromesso, poi in parte riparato).
Secondo il governo di Kiev il blitz sarebbe stato organizzato per spingere Putin ad accettare una tregua aerea proposta da Zelensky, ma per Mosca, che ha aperto un’indagine penale per attacco terroristico e che accusa l’Occidente di collusione, il raid avrebbe sortito l’effetto opposto. Il portavoce del Cremlino Peskov spiega infatti che «il regime ucraino sta colpendo infrastrutture ed edifici residenziali. Ciò non ha nulla a che vedere con le tregue».
Nel 1112º giorno di combattimenti, i russi hanno lanciato un missile balistico Iskander-M e 126 droni, 79 dei quali abbattuti dalle difese aeree. I velivoli kamikaze si sono schiantati su ben 11 oblast, compreso quello della capitale Kiev. Le truppe della Federazione continuano a penetrare a fondo nel Donetsk, dove ieri è caduto anche l’insediamento di Gorky, mentre a Rivne purtroppo hanno perso la vita 6 civili, 2 dei quali bambini (fratellini di 11 e 12 anni).
I soldati di Mosca sono inoltre avanzati a ridosso del fronte di Kupyansk (Kharkiv), prendendo il controllo di oltre 1 km della riva del fiume Oskol e tre roccaforti nemiche, e a Pyatikhatki (Zaporizhzhia). In serata esplosioni hanno investito la zona della stazione ferroviaria di Ivano-Frankivsk e provocato 2 vittime.
È in odore di game over il braccio di ferro armato nel Kursk. I russi hanno riconquistato nelle ultime 24 ore dodici villaggi e più di 100 kmq di territorio. Putin, fanno sapere dal Cremlino, era a conoscenza dell’operazione gasdotto che ha dato la svolta.
Il problema è che alcune delle migliori brigate ucraine, che mantengono la testa di ponte nel Kursk, potrebbero subire perdite su larga scala in caso di ritiro non organizzato, privando l’esercito di Syrskyj di uomini per gli scontri chiave nel Donbass.
Source link