Società

Isola delle Femmine, La proprietaria: «Non è riserva integrale. È mia e ho autorizzato i gemelli»

Il racconto fatto al Corriere della Sera dalla marchesa Paola Pilo Bacci è diverso da quello riportato dalle cronache su quanto accaduto all’Isola delle Femmine, al largo di Palermo. La marchesa, che è proprietaria dell’isolotto parla di «un clamore insensato montato ad arte con informazioni inesatte». Secondo lei non c’è nemmeno stato un party nell’isola che è dal 1997 riserva naturale gestita dalla Lipu. Secondo la Lega protezione uccelli l’isoletta non sarebbe accessibile ai privati. La marchesa spiega diversamente la situazione. «Isola delle Femmine, non essendo una riserva integrale bensì orientata, è sottoposta a regole molto meno rigide. Premesso ciò, l’isolotto è della mia famiglia e faceva parte di un grosso feudo che ci appartiene dal 1600. Nonostante sia gestita da un ente di protezione animali, quindi, la proprietà continua a essere mia e dei miei fratelli che possiamo anche autorizzare sbarchi e visite di privati».

La proprietaria dice che era a conoscenza dell’iniziativa dei due gemelli che sono suoi lontani parenti. «Sapendo che abbiamo intenzione di vendere la proprietà, mi avevano chiesto il permesso per attraccare e girare un video che avrebbe dovuto essere uno spot per promuovere le bellezze del posto e un ricordo del loro compleanno». Nessuna festa dunque. «La festa si era svolta in un locale della costa e poi i miei nipoti e i loro ospiti si erano trasferiti sull’isola per girare le immagini, simulando un party. Il dj tra l’altro era un ex sottufficiale della Guardia Costiera, si immagini se mai avrebbe potuto fare qualcosa di irregolare».

«Si confonde la riserva integrale, in cui di fatto non si può far nulla, con quella orientata in cui ci sono sì dei limiti, ma non paragonabili. Ad esempio, nelle riserve orientate è possibile fare attività agricole. Eventuali divieti nascono solo dal fatto che si tratta di un’area privata, ma se io che sono la proprietaria ho dato il permesso, non capisco di cosa stiamo parlando». Viene ora contestato che si stesse svolgendo un’attività pubblicitaria non autorizzata dalla Lipu che ha chiamato la guardia di finanza. «Io ho le foto dei giorni precedenti e le assicuro che sull’isola i rifiuti c’erano già. Insomma, un’esagerazione incomprensibile».

L’isola è in vendita, finora senza successo. «Abbiamo avuto diverse offerte, molte non congrue al valore del luogo. Parliamo di un posto naturalisticamente e storicamente incantevole. Chi la comprasse potrebbe costruirci una villa, farne un museo a cielo aperto. Checché ne pensi il direttore della Lipu, la proprietà è privata. E chi compra non deve chiedere il permesso a lui».


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