Lazio

intervengono i Carabinieri, quattro arresti

Roma, ore 21. Il sole tramonta su via Antoniniana, incrocio con viale Guido Baccelli, mentre i primi spettatori affluiscono per un evento musicale in zona.

Nell’aria, le solite urla dei parcheggiatori abusivi che – come da copione – tentano di dirigere il traffico e reclamare monete in cambio di un posteggio.

Ma questa volta, qualcosa va storto. Uno sguardo di troppo, un insulto sibilato, forse l’invasione “non autorizzata” di un angolo strategico.

In pochi istanti, la tensione si trasforma in una rissa brutale: calci, pugni, urla e minacce. I contendenti – tutti noti alle forze dell’ordine per attività pregresse – si affrontano senza esclusione di colpi.

I Carabinieri della Stazione di Roma Aventino, impegnati proprio in un servizio preventivo contro i furti sulle auto in sosta, intervengono mentre la situazione sembra fuori controllo. Ci vogliono minuti, fatica e sangue freddo per dividere i rissanti. Alla fine, i militari riescono a bloccarli e trarli in arresto, con l’accusa di rissa aggravata.

Ma la vera sorpresa arriva poco dopo. Durante la perquisizione, in un marsupio portato da uno degli arrestati, spunta un oggetto tanto insolito quanto inquietante: una morsa da banco in ghisa. Non un attrezzo da lavoro, ma – con ogni probabilità – un’arma improvvisata, pronta a spaccare vetri o, peggio, ossa.

Il movente? Una contesa accesa per il “controllo” delle zone più redditizie per il parcheggio abusivo, un business sommerso ma florido, soprattutto nei pressi dei grandi eventi. Nessuno degli arrestati ha voluto ricorrere alle cure mediche, ma i loro volti segnati parlano da soli.

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